Dopo le ricerche (in stampa)sull'evoluzione del ius gentium nel corso del XVI secolo, la proponente si occupa dell'ampia trattatistica sul diritto internazionale pubblico sviluppatasi a livello mondiale nel corso del XIX secolo per la ridefinizione dell’oggetto, delle finalità e delle fonti di questo ramo del diritto. La partecipazione nel 2009 al Convegno su Storia, teoria e diritto internazionale. La costruzione di una disciplina, con una relazione in stampa, le ricerche presso la Bibliothèque Cujas di Parigi e presso la Robbins Collection di Berkeley (Ca) hanno evidenziato le complessità dell’intreccio tra le teorie dei giuristi sia di tradizione sia anglosassone sia europea (alcuni, membri delle più prestigiose diplomazie europee ed extraeuropee, altri, invece, eminenti docenti universitari) nella formazione del substrato teorico e nella preparazione dei trattati internazionali che si susseguirono sullo sfondo di numerosi episodi di guerra in un secolo fondamentale per la ricerca dell’equilibrio tra le grandi potenze e per l’affermazione dei diritti delle nazionalità.
Per quanto riguarda gli aspetti del diritto internazionale privato, lo scritto del 1827 di Melchiorre Gioia intitolato 'Cenni sulla pirateria libraria' apre la via allo studio delle origini del diritto industriale moderno con riguardo alla tutela della proprietà letteraria e del diritto d'autore. Si impongono pertanto tre linee di ricerca: 1) Come nella prima metà dell’Ottocento maturi negli ambienti culturali e in quelli più propriamente giuridici, l’idea della necessità di una tutela della proprietà letteraria e del diritto d’autore, sia in senso patrimoniale, sia in senso morale, tenendo anche presente che tale diritto funge da battistrada del diritto industriale moderno. 2) Come si passi dal sistema delle concessioni e dei privilegi librari, connessi con una concezione patrimoniale dello Stato e mercantilistica di governo, dalle venature contrattualistiche, al sistema del diritto d’autore. 3) Come si affermi la tendenza ad una legislazione sopranazionale nonché la tendenza alla conclusione di convenzioni tra Stati.
Altro tema “sensibile” per la storia del diritto e della società del XIX secolo è quello dell’emigrazione e della gestione dei trasporti da parte di società di armatori italiani e stranieri. Il problema dell’accreditamento di tali società presso gli stati di destinazione del flusso migratorio e del riconoscimento delle società straniere, dibattutissimo al tempo dell'applicazione del codice del 1865 quando era stata abolita la reciprocità di trattamento ed era stata parificata la condizione delle società straniere a quelle italiane, verrà studiato, oltre che nei suoi aspetti teorici, soprattutto nella giurisprudenza civile e, per quanto di interesse, amministrativa, considerando in modo particolare quanto possa emergere dall’attività consultiva del Consiglio di Stato.