Analisi 3D quantitativa della morfologia facciale e dei movimenti mandibolari in pazienti dismorfici
Progetto Il gruppo di ricerca svolge da tempo studi sulle caratteristiche 3D anatomiche e funzionali dell’apparato stomatognatico, tutti svolti con metodiche non invasive. Per l’analisi 3D dei tessuti molli della faccia si usano sistemi stereofotogrammetrici computerizzati. Per l’analisi dei movimenti, ci si avvale sia di elettromiografia di superficie (determinanti del movimento), sia di sistemi optoelettronici a marker passivi (movimento nella sua globalità).
Sono già stati indagati soggetti normali di entrambi i sessi e di diverse età, e sono stati definiti valori di riferimento in diverse situazioni funzionali.
Attualmente si vorrebbero rivolgere le indagini anche a pazienti, per migliorare e rendere più semplice la fase diagnostica, mimare ove possibile il trattamento con sistemi computerizzati, e seguire longitudinalmente le varie fasi del trattamento ed il relativo follow up per individuare tempi e modalità ottimali di cura.
In particolare, i campi di studio sono:
- Ortodonzia e Chirurgia ortognatica: i pazienti hanno una macroscopica alterazione morfologica a cui si affiancano deficit funzionali. Le indagini in questi pazienti dovrebbero non solo definire le deviazioni dalla normalità morfologica, e valutare quantitativamente il ritorno alla normalità dopo il trattamento, ma anche studiare i movimenti dell’articolazione temporomandibolare e dei muscoli facciali (mimici e masticatori), sia pre- sia post- trattamento.
- Dolore e disfunzioni cranio-cervico-temporomandibolari: questo tipo di disturbi, spesso con origine multifattoriale, è di difficile inquadramento diagnostico, ed i pazienti non sempre ricevono una terapia specifica in tempi brevi. Inoltre, vi sono ancora molte controversie sul tipo di trattamento da utilizzare, anche per la mancanza di criteri oggettivi per guidare il clinico. L’uso di indagini non invasive migliora il rapporto costo/ beneficio; le indagini preliminari effettuate hanno affiancato dati numerici oggettivi alle valutazioni cliniche, accorciando i tempi di diagnosi. In particolare si vorrebbero analizzare i pazienti disfunzionali in fase diagnostica e durante il trattamento, valutando quantitativamente l’effetto di terapie ortopediche (placche occlusali) e fisioterapiche (focalizzate sull’attività dei muscoli masticatori e del collo).
- Odontoiatria protesica: la riabilitazione dell’occlusione dentaria parte dall’analisi morfologica dei tessuti del cavo orale e del loro rapporto con le strutture cutanee, ma deve anche analizzare la componente funzionale muscolare ed articolare per armonizzare le strutture dentarie artificiali. In questi pazienti, lo studio 3D della morfologia facciale permetterà di migliorare l’aspetto estetico globale delle protesi; l’analisi pre- e post- trattamento dei movimenti mandibolari e della coordinazione neuromuscolare (elettromiografia di superficie) consentirà un ripristino funzionale che rispetti le caratteristiche individuali del paziente.