Guerra e relazioni internazionali nell’età delle rivoluzioni atlantiche, 1776-1821: culture politiche, geopolitica, storia della storiografia.
Progetto Negli ultimi anni la storia atlantica ha molto valorizzato lo stretto nesso tra mondo britannico e Nord America. Anche se non hanno mancato di ricordare l’esistenza di altri imperi (francese, spagnolo e portoghese) nel Sud America e in Africa, gli storici di lingua inglese hanno sempre implicitamente attribuito alla cultura politica britannica una sorta di rappresentanza dell’intera Europa a fronte del Nuovo Mondo. Questa ricerca si colloca nel quadro di questo dibattito storiografico per prendere non di meno altra via, perché si propone di restituire centralità al nesso tra Americhe ed Europa continentale. Obiettivo è quello di ridefinire lo spazio culturale “atlantico”, quale un ambito dove grande rilievo assumono per un verso l’identità francese, capace di puntualmente dialogare con l’America e di inserirsi nel dibattito d’oltre Oceano sulla politica e sulla società, e per altro quello iberico-americano, che tale dibattito d’un lato recepì e per altro subito articolò in termini originali. La storia atlantica che qui verrà presa in esame non sarà dunque affatto anglocentrica, ma insisterà sull’interdipendenza, sulla convergenza e sul reciproco scambio tra i due lati dell’Atlantico. Il proposito è quello di verificare come la rivoluzione americana abbia, per la via francese, costituito un punto di riferimento sul terreno del pensiero politico e delle pratiche che ne derivarono dapprima in Francia e di rimbalzo non solo nell’Europa continentale, ma per la via della rivolta nera di Santo Domingo del 1791-1803, in tutto il continente americano. Questa lettura comparata degli avvenimenti si articolerà in tre filoni distinti: Antonino De Francesco avrà cura di fare perno sulla dimensione rivoluzionaria della guerra d’indipendenza americana per verificare come il bellicismo giacobino del 1792 molto rispondesse a quel richiamo ideologico e per rileggere pertanto nei termini di un diretto nesso tra America e Francia le origini dell’espansionismo rivoluzionario nel vecchio continente. Maria Benzoni avrà invece cura di restituire il processo di indipendenza della Nuova Spagna ad un più ampio contesto internazionale, dove sempre le rivoluzioni atlantiche contribuiscono ad avvicinare il mosaico antropologico, sociale, politico, economico e culturale novo-ispano al Nord America e all’Europa. Alceo Riosa, di contro, avrà cura di verificare l’eredità sull’età contemporanea di questo momento forte nella costruzione di modelli ideologici mediante un’analisi del modo mediante il quale nel corso del Novecento si tornerà a guardare alla guerra rivoluzionaria così come l’esperienza atlantica aveva consegnato all’attenzione dei posteri. Al termine di questo percorso, proprio prendendo le mosse da altro concetto di storia atlantica, la ricerca vorrebbe, nel suo insieme, giungere a restituire maggiore complessità e più ampia tradizione storica alla politica internazionale quale il tempo presente pone in luce.