Nello sviluppo del processo di laicizzazione del matrimonio un ruolo non affatto marginale è esercitato dalla riforma protestante che, nelle sue varie forme, lo pone non di rado al centro delle rivendicazioni nei confronti della Chiesa Cattolica. Da istituzione forte, appannaggio pressoché esclusivo del potere ecclesiastico, che legifera e giudica in molte aree territoriali europee con caratteristiche di esclusività, è sottratta in diversi Stati all’egemonia papale, mentre il potere civile assume ed esercita poteri d’intervento, destinati a divenire nel tempo sempre più incisivi e contrastati da una parte dell’ambiente cattolico. Diventa dunque istituzione ‘contesa’ per così dire tra Chiesa e Stato, entrambi i poteri consapevoli della funzione nevralgica giocata nella formazione e nello sviluppo di una società, che si vuole forgiare secondo i propri obiettivi.Si intende approfondire siffatta linea di sviluppo a partire dal Seicento e dalla 'lezione' giusnaturalistica', che conferisce al matrimonio un'impronta sempre più laica e configura il divorzio come unn'alternativa possibile per rimediare alla crisi del vincolo. Si individua così una linea di influenza di tali costruzioni dottrinali, variate nei loro apporti, da Locke a Pufendorff, da Thpamsius a Barbeyrac e Burlamaqui e Wolff, sulla legislazione dell'Europa continentale tra fine Settecento ed Ottocento, mentre in Italia si sviluppano tendenze contrarie al divorzio dopo l'unificazione, che ne bloccano l'introduzione, pur tentata a varie riprese, dopo il 1884. In un mondo sempre più laicista, anche in Italia la prospettiva di un matrimonio civile. accompagnato dal divorzio, trova infine accoglimento ed è individuabile, ad avviso del proponente, una linea di influenza, che parte da queste elaborazioni giusnaturaliste, al momento del loro apparire per lo più non bene accolte in Italia (tranne che da alcuni pensatori estremi come Pilati, e giunge fino ai giorni nostri. Il progetto intende approfondire queste problematiche, già affrontate dalla proponente, attraverso un più ampio approfondimento, che include gli aspetti del diritto positivo, da studiare attraverso le competenze specifiche di una parte, le 'civiliste' del gruppo di ricerca.