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  1. Strutture

effetti metabolici e cardiovascolari della chirurgia bariatrica nel soggetto obeso

Progetto
La chirurgia bariatrica si sta diffondendo come terapia a lungo termine dell’obesità grave, superiore alla terapia tradizionale (dietetica e farmacologica), sia per calo ponderale che per prevenzione/cura delle comorbidità [1-4]. Gli studi proposti indagano gli effetti della chirurgia: a) sulla funzione cardiovascolare; b) sulla cinetica di comparsa e scomparsa del colesterolo A. 20 soggetti (BMI > 35 kg/m2) verranno sottoposti ad ECG Holter delle 24 ore [5, 6], a studio del flusso arterioso, ed a dosaggio di adipochine e molecole di adesione (adiponectina HMW, TNF-alfa, PCR, Interleuchina-6, Interleuchina-18, ICAM, V-CAM, endotelina-1)[3]. Gli esami verranno eseguiti di nuovo in questi soggetti 6 mesi dopo l’intervento, dopo un calo ponderale importante. Gli stessi esami verranno eseguiti, prima e dopo 6 mesi di trattamento dietetico, in 20 soggetti con caratteristiche simili ai precedenti. Sono esclusi i pazienti con malattia cardiovascolare o con trattamenti farmacologici capaci di alterare la variabilità del battito cardiaco (fibrillazione atriale, blocco di branca sinistro, uso di farmaci beta-bloccanti)[7]. Risultato atteso: modifica dei parametri nei soggetti operati, non nei soggetti di controllo. B. La chirurgia bariatrica riduce l’iperlipemia, sia per il calo ponderale che per l’operazione [2, 8]. L’infusione di tracce di isotopi deuterati del 27-idrossicolesterolo con determinazione del rapporto tra l’isotopo esogeno ed il naturale [gas cromatografia con spettrometria di massa (GC-MS)] è una metodica validata per la misurazione della velocità di sintesi di questo ossisterolo in grado di valutare il contributo della via alternativa di sintesi degli acidi biliari localizzata a livello extraepatico [9-13]. Non sono noti dati sui pazienti affetti da obesità severa, nè sulle modificazioni indotte dalla chirurgia restrittiva o malassorbitiva. Pazienti con obesità severa (12), e controlli normopeso (6). I pazienti con epatopatia sono esclusi. Attraverso infusioni di 27-idrossicolesterolo deuterato, verrà valutato l’effetto di tecniche chirurgiche restrittive e derivative. Risultato atteso: riduzione dell’assorbimento intestinale del colesterolo con tecniche malassorbitive, non restrittive. Bibliografia 1. Sjöström L. N Engl J Med 2007; 357: 741-752. 2. Buchwald H. JAMA 2004; 292: 1724-1737. 3. Pontiroli AE. Diabetes Care. 2006; 29: 2735-8. 4. Pontiroli AE. Cardiovasc Diabetol 2009; 20; 8:37. 5. Maser RE. Curr Diabetes Rev. 2007; 3: 204-11. 6. Piestrzeniewicz K. Cardiol J. 2008; 15: 43-9. 7. Pontiroli AE. Int J Obes Relat Metab Disord. 2004; 28: 1118-23. 8. Pontiroli AE. J Clin Endocrinol Metab 2002;87:3555-61. 9. Duane WC. J Lipid Res 1999;40:1194-1199 10. Fu X. J Biol Chem 2001; 276: 38378-38387. 11. Tall AR. J Clin Invest 2002; 110: 899-904. 12. Del Puppo M, Zuin M. Clin Chim Acta 2005; 335: 23-31. 13. Crosignani A, Zuin M. Clin Chim Acta 2007; 382: 82-88.
  • Dati Generali

Dati Generali

Partecipanti (2)

GHELMA FILIPPO   Partecipante  
ROVATI MARCO PIETRO LUCA   Partecipante  

Tipo

PUR90 - PUR 90%

Periodo di attività

Settembre 26, 2009 -
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