Lo stress ossidativo può provocare danni nel tessuto osseo. Tutti i tipi di cellule sono dotati di un sistema di difesa per eliminare i radicali liberi prodotti dalla cellula stessa o da fattori esterni in quanto l’aumento dei radicali liberi in seguito a stress ossidativo può portare a morte cellulare o ad aumento dell’apoptosi anche nelle cellule del tessuto osseo, osteoclasti (OC) e osteoblasti(OB). Gli OC stessi in alcune situazioni sono in grado di produrre ossigeno reattivo (ROS) che stimola il riassorbimento osseo. L’attivazione incontrollata della degradazione del tessuto osseo dagli OC e l’aumento dell’apoptosi degli OB può portare ad una condizione patologica di osteopenia o di osteoporosi. In uno studio effettuato per esaminare i livelli di enzimi antiossidanti in donne anziane osteoporotiche si sono riscontrate concentrazioni plasmatiche ridotte se paragonate a donne della stessa età senza la patologia (J Clin Endocrinol Metab 2003, 88: 1523-1527; Mol Cell Biochem 2007, 295: 45-52). In base a tali presupposti nel presente studio si intende valutare l’effetto di alcune sostanze di origine naturale,dotate di attività antiossidante, sull’osteoclastogenesi e sulla differenziazione ed attività degli OB. Saranno utilizzate molecole quali resveratrolo, timolo, licopene, tashinone (J Med Food 2003, 6:69-78; Immunopharmacol &Immunotoxicol 2008, 30: 347-364).Gli esperimenti saranno condotti in colture primarie di cellule ossee di origine murina. L’osteoclastogenesi verrà valutata in cellule ottenute dal midollo osseo (topi C57 BL) esposte a diverse concentrazioni delle molecole in esame. Il numero degli OC sarà identificato misurando le cellule multinucleate tartrato positive. L’osteoblastogenesi verrà valutata in cellule ottenute dalle calvarie di topi. Durante il differenziamento i preOB saranno trattati con le molecole citate e sarà valutata l’espressione dei marker specifici degli OB, Runx2, collagene1, fosfatasi alcalina e osteocalcina. L’attività degli OB sarà stimata sulla formazione di noduli di mineralizzazione. La possibile influenza sul processo apoptotico dei composti in esame sarà valutata con l’attività della caspasi-3 (metodo enzimatico con evidenziazione con substrati fluorescenti), la valutazione del rilascio del citocromo c dai mitocondri e delle variazioni dell’ espressione della proteina bax e della proteina bcl-2 (mediante Western blot). La valutazione sulla liberazione dei radicali liberi verrà eseguita mediante chemiluminescenza amplificata con luminolo (burst ossidativo dei neutrofili) e mediante la spettroscopia a risonanza paramagnetica elettronica (EPR).Se i risultati confermeranno l’ipotesi di una correlazione positiva tra attività antiossidante e metabolismo osseo, si allestiranno delle prove in vivo per verificare se le molecole esaminate possano prevenire la perdita di massa ossea in ratte ovariectomizzate.