Validazione di un pannello immunoistochimico di biomarcatori (GPC3, GS, HSP70, Clatrina HC, FTCD) per la diagnosi di epatocarcinoma in noduli epatici di piccole dimensioni campionati utilizzando la tecnica FNAB
Progetto L’indicazione alla esecuzione della biopsia epatica per la diagnosi di carcinoma epatocellulare in fegato cirrotico è governata da guidelines internazionali che prevedono la esecuzione della stessa soltanto in caso di noduli epatocellulari di piccoli dimensioni (tra 1 e 2 cm) che risultino equivoci all’imaging (MRI/TAC). Sui minuti e limitati frammenti bioptici, provenienti da biopsie con ago sottile utilizzato per evitare possibili complicanze emorragiche, risulta spesso difficoltoso stabilire la natura maligna di un nodulo epatocellulare ad istologia ben differenziata. In precedenti studi abbiamo dimostrato come il dosaggio tissutale di 3 biomarcatori (Glutamina Sintetasi, GS; Glypican 3, GPC3; Heat Shock Protein 70,HSP70) possa incrementare l’accuratezza diagnostica nel riconoscimento del carcinoma epatocellulare sia su campioni chirurgici che su materiale bioptico. Abbiamo in particolare documentato come la immunoreattività tissutale di almeno 2 marcatori su 3 consenta una sensibilità di oltre il 70% ed una specificità del 100% nel riconoscimento dell’epatocarcinoma ben differenziato di piccole dimensioni.
Lo scopo del presente progetto è quello di validare il pannello di biomarcatori da noi identificato (GS, GPC3, HSP70) in 40 casi di carcinoma epatocellulare utilizzando un ago estremamente fine, da citologia agoaspirativa (21 gauge), non tarato da possibili complicanze da prelievo (seeding, emorragie). L’aspettativa è che il pannello consenta anche su materiale cito-aspirativo il riconoscimento e la fenotipizzazione del carcinoma epatocellulare. Un secondo obiettivo è legato alla ampliamento del pannello medesimo mediante l’aggiunta di due nuovi marcatori, Formiminotransferase Cyclodeaminase (FTCD) e Clathrin Heavy Chain (CHC), recentemente proposti per la diagnosi di epatocarcinoma in stadio precoce. In questo caso l’attesa è di determinarne sensibilità e specificità comparandola a quella del pannello precedentemente analizzato, sia su una casistica di resezioni chirurgiche che nella serie di agobiopsie utilizzata nella prima fase dello studio. Obiettivo di questa seconda fase è di selezionare il pannello di marcatori più efficace per la diagnosi di epatocarcinoma condotta su minuti frammenti. Una terza fase dello studio consiste nella validazione di questo nuovo pannello in una ulteriore serie di 30 biopsie di epatocarcinomi di piccole dimensioni (< 2 cm). Lo scopo finale della ricerca appare quello di introdurre nella pratica clinica un pannello di marcatori utile per un'accurata identificazione del carcinoma epatocellulare in fase inziale utilizzando un approccio miniinvasivo. Tale disponibilità consentirebbe il riconoscimento del carcinoma epatocellulare nei pazienti cirrotici in sorveglianza ai fini di una diagnosi precoce e di un più efficace trattamento della malattia tumorale.