Valutazione dell'attività antitumorale di oligonucleotidi contenenti sequenze CpG in modelli sperimentali di carcinoma ovarico
Progetto PRESUPPOSTI: Il DNA batterico e i corrispondenti oligonucleotidi sintetici contenenti sequenze CpG non metilate (CpG-ODN), sono potenti attivatori della risposta immunitaria. Il riconoscimento di queste molecole avviene attraverso l'interazione con il Toll-like receptor 9 (TLR9), un membro della famiglia dei TLRs. I CpG-ODN vengono attualmente studiati in oncologia in quanto inducendo l'espressione di molecole costimolatorie sulle cellule presentanti antigene(APC) favoriscono l'induzione di una risposta delle cellule dell'immunità adattativa verso antigeni tumorali. I TLRs sono però anche espressi da cellule dell'immunità innata e da cellule non ematopoietiche come cellule epiteliali, endoteliali e fibroblasti. Queste cellule se attivate in prossimità del tumore potrebbero avere direttamente o indirettamente una attività antitumorale. In clinica il carcinoma ovarico è uno dei pochi tumori in cui è possibile utilizzare un trattamento peri-tumorale, in quanto la crescita di questo tumore è in gran parte confinata nella cavità peritoneale; verrà pertanto utilizzato questo tumore per valutare l'effetto di un trattamento locale con CpG-ODN.
DESCRIZIONE: Cinque linee cellulari di carcinoma ovarico (IGROV-1, A2780, SKOV3, Ovcar5 and ISCOV) verranno inoculate intraperitoneo in topi atimici. Gli animali saranno poi trattati attraverso varie vie di somministrazione - intraperitoneale, intravenosa, sottocutanea e orale- con il CpG-ODN o con un oligonucleotide scorrelato e si valuterà l'effetto antitumorale e il ruolo svolto dalle diverse popolazioni cellulari sia appartenenti alla immunità innata sia di derivazione non ematopoietica.
OBIETTIVO: Valutare l'attività antitumorale di CpG-ODN e il ruolo della via di somministrazione in topi atimici, e quindi privi dell'immunità adattativa, xenotrapiantati nella cavità peritoneale con cellule di carcinomi ovarici umani.