RUOLO DELLA VIDEOENDOSCOPIA SALIVARE NELLA DIAGNOSI DELLA PATOLOGIA OSTRUTTIVA DELLE GHIANDOLE SALIVARI MAGGIORI
Progetto La patologia ostruttiva delle ghiandole salivari costituisce un evento relativamente frequente, di cui la litiasi, causa principale, presenta una prevalenza nella popolazione generale dello 0,45%. Nonostante questo dato epidemiologico significativo vi è sempre stata una sottostima di tali patologie; ciò è riconducibile ad una serie di motivi tra i quali la bassa sensibilità e specificità delle tecniche di imaging radiologico, la non coordinata gestione multidisciplinare, la scelta dello stesso tipo di procedura ovvero la scialoadenectomia indipendentemente dalla causa del disordine salivare. I progressi in ambito radiologico e lo sviluppo dei sistemi ottici hanno reso disponibili metodiche in grado di fornire informazioni dettagliate sulla possibile origine del disordine salivare. In particolare la videoendoscopia salivare, grazie alla disponibilità di diversi tipi di endoscopi flessibili e semirigidi a diametro variabile, consente la visualizzazione diretta della causa ostruttiva. Scopo dello studio è quello di confermare la validità dell'endoscopia salivare quale metodica diagnostica mininvasiva per lo studio dei disordini del sistema duttale. Sono stati sottoposti a studio sinora 32 pazienti (18 maschi e 14 femmine; età media 48 anni) affetti da tumefazione ricorrente di una più ghiandole salivari sine causa radiologica; in tutti i casi è stato possibile individuare la causa di ostruzione (calcolo in 17 casi, anomalia anatomica duttale in 5 casi, polipo duttale in 3 casi, tappi di muco denso in 6 casi, compressione ab estrinseco in un caso). Tale procedura avviene in anestesia locale e previa dilatazione duttale papillare; il passaggio dell'endoscopio nel dotto salivare avviene mediante irrigazione con soluzione fisiologica introdotta in una porta d'irrigazione dell'endoscopio. L'applicazione di tale metodica su un campione maggiormente rappresentativo di pazienti consentirebbe, attraverso una più mirata e specifica individuazione dell'origine del disordine salivare, di fornire al clinico informazioni utili per l'impostazione di una strategia terapeutica specifica e mininvasiva alternativa alla chirurgia demolitiva tradizionale.