L'accertamento della responsabilità amministrativa da reato. Un'indagine sulle regole e sui principi applicabili ad un procedimento disciplinato "extra codicem", fra scenari sistematici, spunti problematici e soluzioni applicative.
Progetto Il programma s'impernia sulla ricostruzione delle regole tracciate dalla l. n. 300/2000 e dal d. lgs. n. 231/2001 e sulla conseguente riflessione intorno al sistema normativo relativo all'accertamento della responsabilità amministrativa degli enti dipendente da reato.
Nella prima fase della ricerca, tutta incentrata sul continuo raffronto degli istituti delineati dalla normativa speciale con quelli propri del codice di procedura penale, ci si propone l'obiettivo di verificare la compatibilità costituzionale e la razionalità intrinseca delle scelte che il legislatore ha perseguito nel disegnare il procedimento di accertamento della responsabilità dell'ente.
Il gruppo di ricerca verificherà gli elementi di raccordo delle regole di accertamento della responsabilità amministrativa dell'ente con le disposizioni "madre" contenute nel c.p.p. e valuterà la possibilità di estendere al micro-sistema anzidetto - visto il generale richiamo alle disposizioni processuali del codice, in quanto applicabili, nell'accertamento della responsabilità amministrativa dell'ente (art. 34 d. lgs. n. 231/2001) - l'operare dei principi generali garantiti dal c.p.p. vigente e protetti, al massimo livello, dalla Costituzione.
La seconda fase in cui lo studio si snoda, anche da un punto di vista temporale, è incentrata sulla decifrazione del significato dell'art. 35 d. lgs. n. 231/2001. La disposizione, nel prevedere che all'ente si applicano le disposizioni processuali relative all'imputato, in quanto siano "compatibili", costituisce, per così dire, il fulcro della scelta perseguita dal legislatore nell'assegnare all'ente, fra i soggetti del procedimento "principale" e le parti del processo di accertamento della responsabilità penale dell'imputato, un ruolo non privo di conseguenze di rilievo sul piano dei rapporti fra l'accertamento della responsabilità amministrativa e l'accertamento del dovere di punire.
Nella scelta sottesa al d. lgs. n. 231/2001 vi è il rischio di un influsso negativo sulle situazioni soggettive dell'imputato, dal momento che la riunione dei due procedimenti (operante su un piano generale giusto il disposto dell'art. 38 d. lgs. cit.) implica l'eventualità di un rallentamento dell'accertamento giurisdizionale che va ad incidere negativamente sul diritto dell'imputato al processo giusto e celere.
Mentre la terza fase della ricerca ha il compito di indagare sugli istituti della parte "statica" del sistema del d. lgs. n. 231/2001 (si tratta dei settori del decreto riferiti ai soggetti, alle prove e alle misure cautelari), la quarta, ed ultima, fase della ricerca affronta il settore "dinamico" delle regole tracciate nel d. lgs. n. 231/2001 e, dunque, si dirige ad indagare sullo svolgimento - nel procedimento di accertamento della responsabilità amministrativa dell'ente - delle indagini preliminari e dell'udienza preliminare, del procedimento di archiviazione, dei procedimenti speciali, del giudizio, delle impugnazioni e dell'esecuzione.