Effetto del trattamento dell¿infezione da HCV nella prevenzione della neuropatia HCV-correlata
Progetto L¿infezione da virus dell¿epatite C (HCV) rappresenta uno dei maggiori problemi sanitari nel mondo. Oltre a un¿ampia varietà di manifestazioni cliniche epatiche il virus dell¿epatite C è stato associato a numerose manifestazioni extraepatiche, inclusa la neuropatia periferica. In un recente studio la neuropatia è stata identificata, almeno in forma subclinica, nel 4.7% dei pazienti con infezione da HCV non sottoposti a terapia immunnomodulante o antivirale, e non sempre correlava con la presenza di crioglobulinemia (Santoro et al. J Neurol Neurosurg Psychiatry 2007; 77: 626-9). Non vi sono invece dati disponibili sull¿effetto del trattamento dell¿infezione da HCV sull¿esordio e la gravità della neuropatia HCV correlata.
Il nostro studio si propone di valutare se il trattamento dell¿infezione da HCV con terapia immunomodulante o antivirale sia in grado di ridurre l¿esordio e la progressione della neuropatia HCV correlata e di definirne le caratteristiche elettrofisiologiche e l¿eventuale correlazione con la crioglobulinemia ed il genotipo virale.
Ci proponiamo di valutare in modo prospettico 200 pazienti con infezione da HCV documentata dalla presenza sia di anticorpi anti-HCV sia di viremia alla PCR quantitativa per HCV RNA, ai quali, dopo visita epatologica, ecografia addome, tipizzazione e carica virale, e biopsia epatica, verrà prospettato, in assenza di controindicazioni, l¿inizio di un trattamento immunomodulante o antivirale secondo i protocolli utilizzati nel nostro Istituto che includono PEG-IFN da solo o in associazione con ribavirina. Dopo consenso informato, i pazienti saranno sottoposti a valutazione neurologica comprensiva di valutazione clinica della la forza muscolare (scala MRC), disabilità (ONLS), dolore (VAS; 4) e qualità di vita (SF-36), e neurofisiologica con studio delle conduzioni nervose in tre nervi motori e in tre nervi sensitivi per individuare la presenza di eventuale neuropatia. Saranno anche dosati nel siero la presenza di auto-anticorpi contro antigeni del nervo (MAG, GM1, GD1a, GD1b, GM2, GQ1b). I pazienti saranno periodicamente esaminati per 24 mesi per valutare l¿eventuale sviluppo di segni clinici e/o elettrofisiologici di neuropatia mediante valutazione clinica ogni tre mesi e valutazione elettrofisiologica ogni anno, mentre ogni sei mesi saranno ripetuti gli esami di laboratorio per l¿HCV comprensivi di PCR quantitativa, funzionalità epatica, crioglobuline e gli anticorpi antinervo.