Il progetto è volto ad esplorare le possibilità di studio di una nuova strumentazione acquistata recentemente dal gruppo. Questo strumento opera su un principio differente delle strumentazioni di analisi termica più tradizionali (ad esempio la DSC) in quanto permette di mettere in evidenza le transizioni termiche che un campione presenta per effetto della variazione della temperatura mediante la misura della corrente elettrica che il campione stesso genera per un incremento di mobilità dei dipoli presenti nel campione; i dipoli vengono generati in situ per effetto di un campo elettrico imposto durante la preparazione del campione e vengono congelati a bassa temperatura (-150°C). La sensibilità del metodo è molto più elevata della DSC e, nei materiali polimerici, si ha la possibilità di vedere piccole transizioni non facilmente misurabili con altre metodologie. Si ha inoltre il vantaggio che, per effetto del campo elettrico presente durante la preparazione del campione, possano essere generate fasi cristalline differenti da quelle usuali. Questo ultimo aspetto risulta particolarmente interessante qualora si studino sistemi polari tipo push-pull molto interessanti per le proprietà fotoottiche. I primi sistemi studiati saranno i materiali nanocompositi derivanti dalla miscela di polimeri (polimetacrilati) con i composti di inclusione (CI) del PHTP, DCA e ciclodestrine con molecole già studiate con le tecniche tradizionali e che evevano permesso di mettere in evidenza un processo di energy transfer tra i differenti guests coinclusi. Dagli studi precedenti si hanno evidenze che la presenza di un campo orientante esterno durante la formazione dei CI possa portare a fasi cristalline con differenti proprietà termiche fotoottiche.