Lo stroke bulbare è caratterizzato da disfagia e disartria, cui possono associarsi emiparesi, deficit sensoriali, diplopia e atassia. In modo particolare la disfagia è presente in circa il 90% dei soggetti ed è caratterizzata da una elevata gravità e una prognosi negativa, tanto che la maggior parte dei pazienti sono costretti a un'alimentazione enterale a vita. La gravità del disturbo deglutitorio è legata alla lesione dei nuclei sensoriali e motori dei nervi cranici IX e X e in alcuni casi del sistema interneurale che regola il riflesso deglutitorio, noto come central pattern generator (CPG). Qualora sia presente un danno del CPG la disfagia è particolarmente grave e si caratterizza per la scomparsa del riflesso deglutitorio. Attualmente non esistono strumenti che permettano di prevedere il recupero della deglutizione nei pazienti con stroke bulbare.
Se la valutazione della sede e dell'estensione della lesione neurologica trova nella risonanza magnetica il suo strumento principe, la deglutizione viene studiata attraverso la videofluoroscopia (VFS) e la valutazione endoscopica (FEES, fiberoptic evalutation of swallowing). L'impiego della VFS e della FEES permette di ottenere le informazioni necessarie per stilare un appropriato programma riabilitativo.
Sia la FEES sia la VFS sono in grado di valutare la funzionalità motoria e deglutitoria del distretto cervicocefalico, mentre non è possibile studiare la sensibilità faringea e laringea. Dal 1993 negli USA e solo dal 2007 in Europa è tuttavia possibile studiare la sensibilità laringea e il riflesso di adduzione laringea (laryngeal adductor reflex, LAR) durante la FEES, tecnica nota come valutazione endoscopica della deglutizione con stimolazione sensoriale (FEES with sensory testing, FEEST). Infatti, grazie alla somministrazione di puff d'aria compressa calibrati e inviati attraverso canali collegati all'endoscopio flessibile, si verifica l'adduzione riflessa delle corde vocali e l'intensità minima, misurata in mmHg, del puff d'aria necessaria per evocare il riflesso. In soggetti in buone condizioni di salute il LAR è evocato da pressioni inferiori ai 4 mmHg.
Sebbene sia stata dimostrata la validità della FEEST nello studio dei pazienti disfagici con lesioni cerebrali di varia natura, non esistono dati sul suo impiego nei pazienti con stroke bulbare. Scopo del lavoro è verificare il LAR e la gravità della disfagia attraverso la FEES in un gruppo di pazienti con stroke bulbare; in modo particolare si intende analizzare il LAR nei pazienti con assenza del riflesso deglutitorio, così da studiare, per la prima volta, la funzionalità sensoriale unitamente a quella motoria nei pazienti con lesione del CPG. L'impiego di questionari di autovalutazione per la disfagia dalle solide proprietà psicometriche, permetterà inoltre di verificare quanto la sensibilità laringea contribuisca alla disabilità percepita dal paziente.