Nel 1961, Sarles ha per primo segnalato il caso di un paziente non bevitore affetto da pancreatite associata ad ipergammaglobulinemia. Dopo questa prima segnalazione, altri autori in tutto il mondo hanno riportato casi simili. Nel 1995, Yoshida [1] ha suggerito il termine " pancreatite autoimmune " per questa malattia e tale termine è stato universalmente accettato per definire una affezione acuta del pancreas caratterizzata da un aumento volumetrico dovuto a rigonfiamento diffuso o focale dell'organo contemporaneo ad un restringimento del dotto pancreatico principale, a volte anche del dotto biliare. Le caratteristiche descritte sono associate dal punto di vista istologico ad una infiltrazione linfoplasmocitaria che coinvolge e distrugge i dotti pancreatici [2]. L'incidenza di questa forma di pancreatite in Giappone ed in Italia, uniche nazioni i cui dati sono disponibili, è molto simile: 4.6% e 6%, rispettivamente. Recentemente, la concentrazione della frazione IgG4 delle gamma-globuline sieriche è stata proposta come marker di tale malattia [3,4]. La frazione IgG4 è la meno concentrata delle sottoclassi IgG presenti nel siero, non superando nei soggetti normali il 3-6% delle IgG totali. Fino ad oggi, tuttavia, i dati sono controversi e la accuratezza diagnostica della frazione IgG4 come marcatore di pancreatite autoimmune non è stata ancora ben definita [4]. Controversa è anche l'utilità degli enzimi pancreatici sierici quali amilasi e lipasi. Scopo della presente ricerca è lo studio delle caratteristiche cliniche di tale dosaggio per poterlo proporre nella routine ospedaliera. A tale scopo saranno studiati almeno 10 pazienti con pancreatite autoimmune e almeno 40 soggetti affetti da malattie pancreatiche acute e croniche (benigne e maligne). A tali soggetti verranno misurate le IgG4 mediante tecnica immunonefelometria allo scopo di conoscere la sensibilità, la specificità ed il valore predittivo positivo e negativo per la diagnosi di pancreatite autoimmune. Oltre alle IgG4 e agli enzimi pancreatici (amilasi, isoamilasi pancreatica e lipasi), verranno ricercati anche i più comuni anticorpi non organo specifici (anticorpi antinucleo e antimitocondrio) e quelli organo specifici (anticorpi antilattoferrina e antianidrasi carbonica II).
1 Yoshida K, Toki F, Takeuchi T, et al. Chronic pancreatitis caused by an autoimmune abnormality. Proposal of the concept of autoimmune pancreatitis. Dig Dis Sci 1995; 40:1561-8.
2 Kawaguchi K, Koike M, Tsuruta K, et al. Lymphoplasmacytic sclerosing pancreatitis with cholangitis: a variant of primary sclerosing cholangitis extensively involving pancreas. Hum Pathol 1991; 22:387-95.
3 Hamano H, Kawa S, Horiuchi A, et al. High serum IgG4 concentrations in patients with sclerosing pancreatitis. N Engl J Med 2001; 344:732-8.
4 Pezzilli R Acute recurrent pancreatitis: an autoimmune disease? World J Gastroenterol 2008; 14:999-1006.