Nel corso di indagini recenti eseguite su organismi dei grandi laghi dell¿Italia settentrionale, sono stati riscontrati elevati livelli di contaminazione da pesticidi clorurati, che superavano in alcuni casi quelli presenti nei periodi d¿uso di questi composti in agricoltura. La concentrazione in alcune specie di pesci di interesse commerciale superavano il limite imposto per legge per il consumo umano.
E¿ stata avanzata un¿ipotesi sull¿origine di questi composti che potrebbero essere rilasciati dai ghiacciai in fase di ritiro sulle Alpi, come nella maggior parte del Pianeta per effetto dei cambiamenti climatici.
Per verificare tale ipotesi, che avrebbe importanti implicazioni per il pericolo che questo fenomeno può rappresentare per la vita acquatica e la salute umana, si vorrebbero utilizzare i sedimenti di alcuni laghi glaciali di neoformazione per valutare la presenza di pesticidi clorurati, PCB ed eventuali altri microinquinanti a livelli che potrebbero indicare un rilascio recente dai ghiaccia alpini il cui volume si è notevolmente ridotto negli ultimi decenni.
La scelta dei siti di campionamento sarà realizzata in collaborazione con un esperto di glaciologia.
Le analisi verranno condotte con tecniche gascromatografiche ad alta risoluzione per la determinazione dei POPs e con tecniche di paleolimnologia per valutare il periodo di deposizione dei sedimenti.