Correzione genica di cellule staminali distrofiche con potenzialità muscolari quale nuova prospettiva terapeutica per le distrofie muscolari.
Progetto L'obiettivo principale di questo progetto è quello di riuscire a favorire la produzione della proteina distrofina da parte di cellule staminali distrofiche. Come fattore correttivo del DNA della distrofina si potrebbe usufruire di una metodica recentemente documentata sulla rivista scientifica Science che prende il nome di exon-skipping. Infatti, la maggior parte delle mutazioni alla base della DMD sono causate da delezioni che possono generare un codone di stop prematuro o una sequenza proteica non funzionale in termini di attacco ai complessi associati alla distrofina. Vi sono inoltre delezioni che tuttavia conservano il quadro di lettura originale portando alla produzione di una proteina di dimensioni ridotte ma funzionale e che caratterizza una forma di distrofia meno severa quale la Distrofia muscolare di Becker. L¿approccio dell¿exon-skipping è stato sviluppato per ricostituire un quadro di lettura corretto al momento della trascrizione del gene codificante per una proteina distrofina funzionale. In effetti, numerose delezioni, che possono concernere uno o più esoni, sono in grado di essere riportate ad un corretto quadro di lettura in seguito alla soppressione di uno o di diversi altri esoni della regione di interesse. La conoscenza della sequenza degli esoni del gene della distrofina permette di riconoscere facilmente gli esoni che sono nella corretta posizione rispetto a quelli mal posizionati. La mutazione responsabile del fenotipo mdx nei topi, legata ad una sostituzione nucleotidica nell¿esone 23 del gene della distrofina, causa la comparsa di un codone di stop prematuro in questo sito; lo skipping dell¿esone 23 nei topi mdx permette di produrre una distrofina, certo ridotta, ma funzionale in ragione del corretto posizionamento degli esoni 22 e 24. Questi meccanismi di skipping occasionalmente si presentano spontaneamente e sono responsabili della comparsa di fibre dette ¿revertant¿, osservate mediante saggi di immunoistochimica su sezioni di muscoli mdx. Le prime applicazioni dell¿exon-skipping per correggere il fenotipo distrofico hanno utilizzato delle sequenze oligoribonucleotidiche antisenso che mascherano in modo specifico il sito contenente il codone di stop prematuro permettendo la progressione della lettura degli altri esoni del gene della distrofina. La macchina di lettura è quindi ¿forzata¿ ad eseguire una lettura alternativa più larga. Recentemente l¿efficienza di exon-skipping è stata aumentata grazie all¿accoppiamento degli oligoribonucleotidi con un piccolo snRNA, l¿ U7snRNA. In prospettiva clinica, la tecnica dell¿exon-skipping deve poter interessare un vasto territorio muscolare per avere una realtà terapeutica. Le iniezioni intramuscolari danno conferma sul motodo di approccio, ma gli effetti restano troppo limitati al territorio muscolare trattato. L¿inserimento di sequenze antisenso in vettori virali aventi un forte tropismo muscolare permette un avanzamento importante in termini di diffusione del trattamento.