Prevenzione di azioni violente con armi da fuoco legali. Indagine sulla formazione e sulle esperienze cliniche di medici di medicina generale, psichiatri e psicoterapeuti.
Progetto L'abuso di armi da fuoco ha un'incidenza variabile a seconda delle nazioni, costituendo comunque una primaria causa di morte nei paesi più industrializzati (WHO 2000).
La valutazione e la certificazione di questa idoneità è una procedura medica complessa per la scarsità di studi empirici su cui fondare i criteri di valutazione (Clerici et al., 2006), sia per una presunta scarsa formazione specifica dei clinici coinvolti.
Il problema in Italia è rilevante dato che molte persone (4 milioni e 800 mila secondo le stime più recenti) detengono armi o le utilizzano per scopi ricreativi o sportivi (per un totale stimato di 10-12 milioni di armi da fuoco).
La verifica dei requisiti è svolta attraverso il rilascio di un certificato anamnestico dal medico di Medicina generale e un successivo certificato di idoneità psicofisica rilasciato da un ufficiale sanitario della A.S.L., un ufficiale medico militare o da un medico della Polizia di Stato. Non esiste ad oggi una formazione specifica dei clinici nei corsi universitari e specialistici. Medici di Medicina generale, psichiatri e psicologi psicoterapeuti si trovano a dover gestire situazioni cliniche di pazienti potenzialmente a rischio di azioni suicidare o omicidarie senza poter accedere a informazioni sull'eventuale detenzione di armi dai loro assistiti.
Obiettivi
Questo studio si propone di indagare la formazione di medici e psicologi in merito alle capacità di valutazione e gestione clinica di pazienti che detengono legalmente armi e la percezione della propria capacità di gestione clinica al fine di costituire programmi di formazione mirati all'acquisizione di specifiche competenze.
Materiali e metodi
Il progetto prevede la realizzazione di un questionario ad hoc. La sua distribuzione avverrà per via telematica attraverso mailing list fornite dagli ordini dei medici e degli psicologi. Il campione studiato sarà costituito da 300 medici di Medicina generale, 100 psichiatri e 100 psicologi psicoterapeuti. I dati raccolti verranno analizzati mediante analisi statistica.
Una volta verificata la formazione dei clinici in merito alla valutazione e alla gestione del rischio di abuso di armi legali, i dati raccolti potranno fornire un supporto alle più volte annunciate riforme legislative in materia di armi e un orientamento per i programmi di formazione di medici e psicologi.
BIBLIOGRAFIA
Clerici CA, Veneroni L, Invernizzi R. La valutazione dell'idoneità psichica e dei fattori di rischio nella detenzione e il porto di armi da fuoco; una revisione della letteratura e osservazioni sull'attuale situazione italiana. Psichiatria e psicoterapia. Vol 25,3, 226-239 (2006).
World Health Organization, (2000): Preventing suicide. A resource for General Physicians. Mental Behavioural Disorders, WHO/MNH/MBD/00.1. Geneva: Department of Mental Health, WHO.