Per lungo tempo le relazioni industriali (RI) sono state considerate un campo di regolazione del lavoro di dimensione nazionale. E all'interno di ciascun sistema nazionale di RI i livelli canonici delle relazioni tra gli attori che si era soliti individuare erano due: centrale/nazionale e decentrato/ d¿azienda o territoriale. Negli ultimi due decenni, tuttavia, il quadro è divenuto molto più articolato, sia in senso verticale, sia in senso orizzontale e il tradizionale modo di raffigurare il problema ha incominciato ad apparire troppo stretto. Dal primo punto di vista, infatti, altri livelli si sono aggiunti a quelli tradizionali, sia entro i confini nazionali (livello sub-nazionale di RI), sia a livello sovra-nazionale (RI a livello europeo, relazioni industriali a livello internazionale o globale, strategie delle multinazionali). Dal secondo punto di vista, inoltre, sono aumentate le relazioni RI di tipo trasversale, tra paesi e tra specifici settori, o aree sub-nazionali, di diversi paesi. Quali siano gli effetti di queste nuove tendenze è tuttavia oggetto di dibattito e valutazioni molto contrastanti. Lo studio si propone di chiarire e precisare meglio, sulla base di una review approfondita della letteratura internazionale disponibile, i nuovi termini della questione, cercando in particolare di delineare le principali possibili conseguenze dei mutamenti in corso per le strategie degli attori nazionali.