I PEPTIDI MELANOCORTINICI COME POSSIBILI MODULATORI DELLA FLOGOSI INDOTTA DA CRISTALLI DI ACIDO URICO
Progetto Le recenti acquisizioni sul meccanismo patogenetico della flogosi gottosa vede i monociti quali cellule chiave nelle fasi iniziali del contatto con i cristalli di urato. La fagocitosi dei cristalli comporterebbe l'assemblamento di un complesso multiproteico noto come "inflammosoma" responsabile a sua volta dell' attivazione della caspasi-1 (nota in passato come "interleukin-1 converting enzyme"). La caspasi-1 attivata indurrebbe una trasformazione della proIL-1 in IL-1 attiva che come tale verrebe secreta dalla cellula iniziando la seconda fase di attivazione cellulare flogistica legandosi al suo recettore specifico con produzione e liberazione di citochine proinfiammatorie (IL-8, TNF, IL-6 ecc). La validità di questo modello biologico è stata confermata utilizzando topi knockout per diversi componenti del complesso "inflammosoma": questi animali non erano in grado di liberare IL-1 né di realizzare una risposta flogistica dopo somministrazione intrarticolare di urati. Nell'uomo è stata documentata l'attività terapeutica di anakinra (antagonista competitivo per IL-1R) in soggetti con attacchi di gotta acuta recidivanti non responsivi alle comuni terapie. Il peptide melanocortinico endogeno a-MSH è dotato di proprietà immunomodulanti, antipiretiche e anti-infiammatorie ben documentate in vitro e in vivo in modelli animali di infiammazione. I principali meccanismi biologici alla base dell'attività anti-infiammatoria di a-MSH sono rappresentati dalla inibizione della produzione di citochine pro-infiammatorie quali IL-1, IL-6, TNF da parte di linfociti e monociti e dalla inibizione della migrazione di neutrofili documentata in vitro e in vivo. Recentemente abbiamo documentato l'attività anti-infiammatoria di a-MSH e di un peptide melanocortinico sintetico, (CKPV)2, in neutrofili umani (progetto FIRST 2007): l'attività chemiotattica e la produzione di radicali liberi dell'ossigeno di neutrofili in risposta a stimoli flogogeni era inibita dopo pretrattamento in vitro con a-MSH o con (CKPV)2. Per queste loro caratteristiche e per il meccanismo d'azione su monociti e neutrofili, i peptidi melanocortinici potrebbero essere rilevanti nel controllo della flogosi indotta da cristalli di urato agendo su entrambi i momenti della flogosi uratica, da un lato inibendo l'attivazione di monociti/macrofagi e la produzione di citochine flogogene, dall'altro inibendo la risposta delle cellule effettrici della flogosi articolare gottosa, cioè dei neutrofili. La verifica di questa ipotesi rappresenta lo scopo del presente progetto che prevede: a) la caratterizzazione di un modello in vitro di attivazione di monociti e neutrofili da parte di cristalli di acido urico; b) la definizione del ruolo di a-MSH e di (CKPV)2 sulla attivazione cellulare indotta da cristalli. Il coinvolgimento del sistema "inflammosoma" verrà valutato in esperimenti paralleli eseguiti in presenza di inibitore specifico di caspasi-1.