Il commercio elettronico è spesso caratterizzato da situazioni in cui il venditore risiede in un paese diverso rispetto a quello del compratore. Ciò comporta difficoltà aggiuntive nell'accertamento amministrativo degli obblighi fiscali delle imprese da parte dei governi, in particolare per i beni digitali che hanno caratteristiche di non rivalità e che possono essere forniti attraverso la rete o mediante canali tradizionali (es. CD, video, riviste, videogiochi). Il commercio elettronico di beni digitali è stato sottoposto a regolamentazione sia negli USA sia nell'Unione Europea: nell'UE le direttive e loro modifiche hanno introdotto particolari regole parzialmente assimilabili all'imposizione sui servizi introducendo il principio dell'origine per le vendite ai compratori non registrati mentre ai venditori non UE si applica il principio di destinazione. Queste regole hanno sollevato critiche in quanto creano possibili distorsioni (McLure,
2003, Pastukhov, 2007): da una parte, si apre la possibilità che i governi utilizzino le strategie di accertamento come uno strumento strategico di concorrenza fiscale, accanto alle aliquote legali (Cremer e Gahvari 2000 per un'analisi sui beni materiali); dall'altra, la scelta del principio di tassazione indiretta, destinazione oppure origine, può influenzare non soltanto le politiche ottimali del governo, ma anche le stesse procedure di accertamento dell'evasione (Rasmussen 2004) e le decisioni di imprese non UE sul modo di servire il mercato UE, a parità di altre condizioni. Allo stato attuale non sembra che la letteratura sull'evasione dell'imposte indirette e dell'IVA negli scambi internazionali abbia affrontato il tema della tassazione dei beni digitali.
L'obiettivo di questo progetto è in primo luogo quello di valutare criticamente la normativa comunitaria corrente in materia di tassazione del commercio digitale e le sue conseguenze per la concorrenza fiscale tra paesi comunitari. In secondo luogo, il progetto vuole affrontare il problema della concorrenza e della cooperazione fiscale IVA tra paesi di un'unione economica in un modello stilizzato in cui imprese UE e non UE competono sul mercato dei beni digitali e i governi scelgono le aliquote legali e le probabilità di accertamento allo scopo di massimizzare una funzione del benessere sociale in presenza di un vincolo di bilancio (Haufler and Pluger 2007).
Bibliografia
Cremer and Gahvari 2000, Tax evasion, fiscal competition and economic integration, European Economic Review.
Haufler and Pluger 2007, International oligopoly and the taxation of commerce with revenue constrained governments, Economica.
McLure 2003, The VAT on electronic commerce in the EU, International Tax and Public Finance.
Pastukhov 2007, The E-VAT Directive: Mitigating tax competition or spurring it?, Journal of International Commercial Law and Technology.
Rasmussen 2004, On the possibility and desiderability of taxing E-commerce, WP n.8, Aarhus University.