VALUTAZIONE DI GENOTIPI DI MAIS RICCHI IN ANTIOSSIDANTI AI FINI DELL' ALIMENTAZIONE UMANA E ANIMALE
Progetto I flavonoidi sono composti che determinano alcuni fra gli svariati pigmenti del mondo vegetale e diversi studi indicano che queste molecole possiedono attività antiossidante e che, se assunte nella dieta, possono esplicare importanti effetti salutari su diverse patologie umane e animali, quali cancro e patologie cardiache. Sono molecole idrosolubili, che si ritrovano in forma glicosilata all'interno del vacuolo; sulla base della loro struttura chimica, esse vengono raggruppate in diverse classi, di cui le più importanti sono flavanoni, flavonoli, isoflavonoidi e antociani. La pianta di mais è in grado di accumulare antocianine in diversi tessuti anche se attualmente, gli ibridi e le popolazioni presenti sul mercato e utilizzate in tutto il mondo accumulano quantità trascurabili di antocianine sia nella pianta sia nella granella. L'utilizzo di ibridi o popolazioni sintetiche in grado di accumulare antiossidanti in maniera naturale potrebbe apportare un grande beneficio in tutta la filiera agroalimentare. Gli antociani, infatti, composti bioattivi ad elevata azione antiossidante, svolgono una spiccata azione di prevenzione dal danno ossidativo esercitato dalle diverse specie reattive dell'ossigeno sull'organismo animale (con riduzione delle performance di crescita) e sugli acidi grassi insaturi degli alimenti di origine zootecnica (con peggioramento delle caratteristiche nutrizionali e sensoriali degli stessi). In particolare, è stato osservato che topi nutriti con varietà di mais a seme colorato risultano maggiormente protetti contro obesità e iperglicemia in regime di dieta ipercalorica ad elevato contenuto di grassi, contro l'insorgenza di cancro indotto da agenti cancerogeni e contro l'ischemia.
E' stato inoltre messo in evidenza come le antocianine esercitino un effetto antimicrobico e antifungino, con una significativa riduzione della sintesi di aflatossine in vitro.
In questo progetto verranno studiate piante di mais in grado di accumulare pigmenti in diversi tessuti. Questi materiali sono stati costituiti da un'attività di breeding, attualmente in corso e svolta presso il Dipartimento di Produzione Vegetale della Facoltà di Agraria, Università degli Studi di Milano. In particolare verranno analizzati i genotipi che conferiscono una forte pigmentazione in vari tessuti della pianta per la presenza dei geni: B1 (booster 1), Pl1 (purple plant 1), R1 (red color 1), e P1 (pericarp color 1). Tutti questi alleli sono dominanti e quindi in grado di agire anche in singola dose prestandosi bene, a livello genetico, per la costituzione di sementi ibride. I genotipi saranno selezionati per quanto riguarda l'accumulo di pigmenti che verranno quantificati spettrofotometricamente e verranno testati per una preliminare valutazione agronomica presso l'azienda agricola della Facoltà. Questo lavoro potrà dare delle indicazioni preliminari sulla costituzione futura di materiale pigmentato da utilizzare ai fini dell'alimentazione animale e umana.