Nelle grandi città delle aree economicamente avanzate la cultura diventa una parte sempre più esplicita delle politiche urbane che promuovono iniziative di riorganizzazione dello spazio e di valorizzazione estetica del paesaggio delle città. Il riflesso della cultura nel paesaggio diventa un indicatore di cambiamento delle città e dei nuovi stili di vita.
Le trasformazioni dello spazio urbano, che investono ancora spesso anche le aree ex-industriali, sono connotate quindi sempre più, da realizzazioni architettoniche che hanno alte valenze simboliche, volte a ridare un'identità e significato ad tali aree ed a costruire elementi di richiamo per city users o turisti. Oltre al richiamo esercitato dalle caratteristiche monumentali, storiche, architettoniche ed urbanistiche un importante elemento di attrazione per la città contemporanea è costituito dall'offerta culturale proveniente dai musei, dai teatri (lirico, di prosa, variety..) e dalla organizzazione sempre più spettacolare di eventi legati ad avvenimenti sia a carattere culturale, che artistico che sportivo.Tra questi un ruolo sempre più rilevante nel determinare nuovi assetti urbani e nuovi scenari economici , è svolto dalla richiesta dei cosìddetti "Grandi eventi" (Olimpiadi , Expo,nomina a Città Europea della Cultura etc.).
La ricerca si propone di individuare il ruolo svolto da questi elementi di attrazione, indagando il fenomeno dei grandi eventi nei suoi caratteri quantitativi e scendendo ad approfondimenti anche di natura qualitativa per alcuni specifici casi di studio (particolare riferimento verrà fatta alla situazione lombarda ed a quella della città di Milano in relazione all'Expo del 2015). La ricerca sarà preceduta da un'indagine di carattere bibliografico volta a raccogliere i suggerimenti provenienti dalla letteratura geografica e non , nazionale ed internazionale. Saranno evidenziati gli impatti positivi e quelli negativi generati dal fenomeno turistico nei casi di studio esaminati, nell'intento di delineare gli aspetti di sostenibilità che devono essere tenuti in considerazione nell'organizzazione e nelle strategie territoriali relative .