Archivi editoriali, editori e generi di larga circolazione tra Antico Regime ed età contemporanea.
Progetto Archivi editoriali, editori e generi di larga circolazione tra Antico Regime ed età contemporanea.
La ricerca intende soffermarsi sull'attenzione che gli stampatori, librai ed editori italiani dedicano tra la fine del '700 e l'inizio del '900 ai generi di larga circolazione. L'obiettivo è quello di individuare sia archivi editoriali sia tipologie di testi che possano essere studiati nel lungo periodo. Anche in Italia assistiamo infatti nel corso dell'Ottocento a un fenomeno che l'Inghilterra, la Francia e la Germania (cfr. M. Lyons, R. Altick, Histoire de l'édition française) avevano già cominciato a conoscere verso la fine del Settecento: l'espansione dei generi di larga circolazione rivolti a nuove fasce di lettori e in particolare alle donne, ai fanciulli e, dalla metà del secolo, alle classi lavoratrici.
Si tratta di libri che, come altri generi di ampia circolazione, le biblioteche non sempre hanno conservato, sia perché considerati di scarso rilievo culturale (soprattutto se legati all'istruzione primaria) sia per la loro natura che ne rendeva necessario il costante aggiornamento rendendo superate (e quindi inutili) le precedenti edizioni, e, nel caso degli almanacchi, che avevano una scadenza annuale, mettendoli fuori uso. A ciò si aggiunge la dispersione degli archivi delle case editrici e la scarsezza di cataloghi commerciali. Eppure soprattutto dalla fine del Settecento e per tutto l'Ottocento e il primo Novecento, quando i processi di scolarizzazione si affermano, il successo e la vitalità di molte case editrici italiane sembrano legati proprio all'investimento nelle collane destinate alle scuole serali per gli operai, a libri per la scuola e a collane per i fanciulli.
In modo particolare la ricerca prevede:
a) un censimento dei cataloghi degli editori milanesi più impegnati nei generi di larga circolazione (tra cui Stella, Sonzogno, Trevisini, Vallardi);
b) l'analisi della collezione Reggi conservata presso APICE, testimonianza preziosa delle diverse tipologie testuali e materiali del libro per l'infanzia;
c) l'individuazione di fonti archivistiche che consentano di ricostruire il ruolo di alcuni editori ed autori ottocenteschi coinvolti nel progetto di educazione popolare e di istruzione delle classi sociali più basse, tra cui Cesare Cantù e Cesare Correnti.