La paratubercolosi bovina, sostenuta da Mycobacterium avium subsp paratuberculosis (MAP) è un'enterite granulomatosa cronica caratterizzata da un esordio asintomatico, la cui importanza è legata alle perdite economiche negli allevamenti colpiti ed alla ipotetica correlazione con il morbo di Crohn nell'uomo.
Nella patogenesi della paratubercolosi esistono ancora molti quesiti aperti, fra cui il motivo per cui solo il 10-15% degli animali che entrano in contatto con MAP sviluppa la malattia. Poiché si è evidenziato che un'elevata percentuale di bovini alberga EAEC/STEC senza manifestare sintomatologia clinica, si è ipotizzato che la loro presenza potrebbe costituire un fattore predisponente all'instaurazione della paraTBC. Inoltre bovini sani possono albergare nell'intestino batteri patogeni quali Salmonella, Yersinia, Campylobacter e Listeria, in grado di penetrare nelle cellule M come il MAP: questo potrebbe diminuire le capacità difensive di tali cellule, con una parziale perdita del loro ruolo di processazione degli antigeni.
Allo scopo di approfondire tali aspetti si effettuerà uno studio trasversale su 50 bovine di 3 diverse fasce di età (manze gravide, primipare e pluripare) provenienti da allevamenti in cui è presente la paraTBC. Si effettuerà uno screening sierologico preliminare, e quindi per 3 settimane consecutive si effettuerà il prelievo delle feci dall'ampolla rettale di tutti i soggetti.
Al momento della macellazione delle vacche a fine carriera, si preleveranno alcune sezioni di digiuno ed ileo, al fine di esaminare la flora batterica associata con la mucosa e di valutare la presenza ed estensione di eventuali lesioni.
Lo studio si baserà sullo schema seguente:
1. definizione dello stato dell'animale (positivo o negativo per MAP): verrà effettuata la ricerca anticorpale mediante un'ELISA indiretta e la ricerca del MAP nelle feci tramite Real-time PCR secondo la metodica in uso presso il DIPAV. Infine si procederà alla coltura su Herrold's egg yolk medium e Löwenstein-Jensen modificato, entrambi con l'aggiunta di micobactina;
2. tipizzazione molecolare dei ceppi di MAP isolati;
3. indagine sulla flora batterica intestinale: oltre al rapporto fra i principali batteri, si effettuerà la ricerca dei patogeni (E.coli EAEC e EHEC, Salmonella, Yersinia, Listeria e Campylobacter), mediante esame colturale delle feci e ricerca dei fattori di patogenicità in PCR, secondo le metodiche a suo tempo messe a punto presso il nostro laboratorio;
4. indagine sulla localizzazione dei batteri patogeni sopraelencati: verrà verificata l'interazione dei patogeni con la mucosa intestinale e le cellule M, mediante colorazione immunoistochimica e FISH.
Una conoscenza più approfondita delle relazioni che si instaurano tra i patogeni e l'organismo ospite potrebbe permettere un intervento più adeguato nella prevenzione a livello di allevamento e l'acquisizione di informazioni potenzialmente trasferibili alla patogenesi della malattia di Crohn.