La ricerca nel campo dello stress ossidativo applicata alla medicina sportiva del cavallo è ancora agli albori, e scarsi sono anche i dati scientificamente attendibili relativi alla reale efficacia delle terapie basate sulla somministrazione di antiossidanti. Il danno ossidativo è associato a svariate situazioni fisiopatologiche, ma non è chiaro se esso sia la causa primaria delle alterazioni patologiche oppure sia un effetto indotto dal processo patologico stesso. L'interesse riguardo al ruolo dello stress ossidativo indotto dall'esercizio fisico trova motivazione nella diffusione crescente del cavallo sportivo, inteso sia come animale da reddito che come animale d'affezione. Tale interesse concerne in particolar modo la fisiologia dell'affaticamento muscolare, la fisiopatologia delle miopatie, la possibilità di ottenere un miglioramento della performance atletica e della qualità di vita dell'animale, attraverso l'utilizzo di strategie terapeutiche antiossidanti. Studi epidemiologici condotti in medicina sportiva umana hanno evidenziato che l'esercizio fisico estenuante, come anche quello di intensità relativamente modesta ma prolungato nel tempo, è in grado di indurre stress ossidativo. Nell'uomo è stato descritto che l'esercizio fisico intenso può evocare l'espressione di alcune citochine pro-infiammatorie. Nel cavallo, lo sforzo fisico è stato associato ad una maggiore sensibilità alle infezioni virali, ma poco è noto riguardo al ruolo dei processi patofisiologici associati a stress ossidativo, causato dalla fatica, ed alle eventuali interazioni con l'espressione di citochine. Questo studio si propone l'obiettivo di approfondire la conoscenza di alcuni aspetti peculiari dello stress muscolare indotto dall'esercizio fisico e dell'adattamento alla fatica nel cavallo atleta, attraverso l'utilizzo di test fisici prestabiliti.
Per meglio comprendere l'interrelazione esistente tra stress ossidativo ed espressione di citochine derivanti dall'esercizio fisico intenso, in cavalli a riposo, e sottoposti a diverse tipologie ed intensità di lavoro, saranno analizzati i biomarker di ossidazione più affidabili ed i principali fattori immunologici. Inoltre, sarà valutato l'eventuale impatto dello stress ossidativo sul sistema neuromuscolare, attraverso l'analisi elettromiografica di alcuni muscoli degli arti.
L'obiettivo è quello di raccogliere dati sperimentali che consentano di comprendere:
1) gli eventuali rapporti esistenti tra grado di allenamento, intensità, durata, tipologia, tempi di recupero, comportamento nelle competizioni ed i principali biomarker di stress ossidativo e l'espressione di citochine;
2) l'esistenza di correlazioni tra tempi di insorgenza della fatica e biomarker di stress ossidativo;
3) la possibilità di valutare la cinetica delle principali citochine in corso di esercizio fisico;
4) la valutazione dell'impatto dello stress ossidativo da affaticamento sulla funzionalità del sistema neuromuscolare.