IL LINGUAGGIO NEI TESTI DI USO QUOTIDIANO TRA ESIGENZE COMUNICATIVE E CONVENZIONE LETTERARIA
Progetto Con il venir meno della raffinata cultura cortese e della sua aristocratica produzione letteraria, affiora una serie di istanze provenienti dagli emergenti ceti cittadini, che, pur godendo di una discreta cultura, richiedono anche testi di carattere maggiormente pratico o divulgativo.
Tali testi sviluppano un linguaggio semplice, vicino ai modi dire di tutti i giorni, che via via diventa convenzionale, cristallizzandosi in stilemi, cui sottostanno precise funzioni. Le caratteristiche e l'evoluzione di queste forme linguistiche verranno analizzate con riferimento a tre differenti tipologie di testi:
1. I ricettari, nella fattispecie il trattato "Von den ausgebrannten Wässern di Schrick": lo stile essenziale e divulgativo si avvale oltre che di una sintassi semplice, di lessemi comuni anche per esprimere concetti tecnico-scientifici, nonché di espressioni formulaiche. Interessante appare il confronto tra le versioni manoscritte e le edizioni a stampa: mentre, infatti, la tradizione a stampa tende ad epurare il testo da tutti i termini desueti, la tradizione manoscritta, offre ancora interessanti arcaismi o regionalismi, indicativi del contesto storico-sociale dei testimoni.
2. Le preghiere mariane, e più precisamente "la lode del corpo di Maria". I testi che la riportano, sono destinati a un pubblico laico, non colto, e si iscrivono in tre tipologie diverse. Tutti però si strutturano in una serie di unità devozionali introdotte e ritmate da formule. L'analisi di queste microstrutture intende chiarire il ruolo delle formule, che probabilmente dovevano facilitare la memorizzazione degli elementi centrali della preghiera, in modo da consentire al fedele di recitare l'orazione anche senza doverne leggere il testo.
3. Le raccolte paremiografiche: prendendo l'avvio dai "Drey hundert Gemeyner Sprichworter" di Agricola e comprendendo quindi nell'analisi non solo il "Renner" di Hugo von Trimberg, che ne è una delle fonti principali, ma anche altre opere didascaliche quali quelle di Thomasin von Zirkläre, Freidank, Boner, Sebastian Brant, o le Spruchdichtungen di Herger e Spervogel, si cercherà di individuare le variazioni e le modifiche lessicali e strutturali che questo genere ha subito nel corso dei secoli.
La ricerca, che sarà sempre condotta in modo puntuale sulle singole locuzioni e il loro contesto, permetterà non solo di fornire un contributo allo studio di alcune tipologie di linguaggi quotidiani, ma potrà anche offrire indicazioni sugli usi e sulla mentalità di determinati ambienti sociali.