BLOCCO NERVOSO PERIFERICO DEL GANGLIO SFENO PALATINO, SOTTO CONTROLLO ENDOSCOPICO, PER CEFALEA A GRAPPOLO ACUTA
Progetto La cefalea a grappolo o cluster headache rappresenta una delle forme più gravi di cefalea. Da un punto di vista epidemiologico si tratta di una patologia relativamente frequente (includendo le forme lievi), visto che si stima una prevalenza di circa 1/1000. Abitualmente la malattia si esprime con attacchi concentrati in un periodo di tempo definito (6-12 settimane) seguiti da un intervallo libero. In taluni casi, però, la cluster tende a divenire ¿cronica¿, presentando una scomparsa dei periodi di remissione e numerosi attacchi giornalieri (fino a 10 e più nelle 24 ore). Gli attacchi sono caratterizzati da intenso dolore e si associano tipicamente a lacrimazione, rinorrea ed iniezione congiuntivale. Tali sintomi associati di tipo periferico avevano in passato indirizzato gli otorinolaringoiatri verso una possibile eziologia periferica del disturbo ed in particolare verso un probabile coinvolgimento del ganglio sfeno-palatino suggerendone il blocco periferico. Tali tecniche potrebbero trovare un loro razionale nella recente dimostrazione di un possibile meccanismo patogenetico basato su una attivazione centrale per via antidromica con un arco riflesso che passa per il ganglio sfeno-palatino stesso. La padronanza delle tecniche endoscopiche ha suggerito di sperimentare una nuova via di applicazione per la deafferentazione del ganglio sfeno-palatino. Una miscela di mepivacaina 1% con adrenalina 1:100.000, bupivacaina 2%, e triamcinolone è stata iniettata, sotto controllo endoscopico, nella parete laterale nasale a livello del foro sfeno-palatino, cercando di penetrare nella fossa. Il protocollo prevedeva la ripetizione della procedura dopo una settimana per un totale di tre sedute. Sono stati sottoposti a questa metodica diciannove pazienti con cluster cronica, resistenti ad ogni terapia farmacologica e candidati all¿impianto ipotalamico. I risultati sono stati favorevoli in 11/19 casi con remissione o marcata riduzione della sintomatologia almeno per alcuni mesi. Dati tali risultati abbiamo inserito la metodica nel protocollo preliminare all¿applicazione dell¿elettrodo ipotalamico.
Visti gli ottimi risultati ottenuti, abbiamo deciso di allargarne l¿applicazione anche ai pazienti con Cluster acuta/episodica (5 casi) ottendendo il 100% di remissione o di marcata riduzione della sintomatologia algica. Scopo della presente ricerca, che segue e completa un progetto iniziale già pubblicato nel numero di Agosto 2006 di Laryngoscope, è: a) aumentare il numero dei casi di cluster acuta/episodica in cui i risultati dovrebbero essere migliori della forma cronica; b) perfezionare la tecnica di deafferentazione periferica migliorando le apparecchiature di controllo endoscopico della procedura, , c) validare i presupposti teorici.