Radiofrequenza laparoscopica(LRFA) dell'epatocarcinoma (HCC)su cirrosi con esclusione vascolare intraepatica. Studio pilota.
Progetto Introduzione
L¿epatocarcinoma (HCC) in Italia rappresenta la 7° causa di morte per neoplasia, con un'incidenza stimata a 12000 nuovi casi/anno.
Riguardo la terapia la resezione chirurgica viene considerata il trattamento ottimale, sebbene solo una piccola percentuale di casi sia proponibile per l'intervento per controindicazioni generali ed epatiche. Per tale ragione l'ablazione termica interstiziale con radiofrequenza (RFA) si è in questi anni posta come valida soluzione terapeutica alternativa alla terapia resettiva
Esistono ragionevoli evidenze di come lo staging con ecografia laparoscopica durante intervento chirurgico di radiofrequenza laparoscopica (LRFA) possa influenzare e modificare l'approccio terapeutico al malato portatore di HCC su cirrosi, permettendo di diagnosticare nuovi noduli misconosciuti alla TAC in circa il 20% dei pazienti e consentendone il trattamento nella stessa seduta operatoria.
La LRFA sembra ottenere un buon tasso di necrosi totali anche in pazienti con lesioni difficili da trattare per posizione, numero o diametro. Tuttavia, anche utilizzando la via laparoscopica, il tasso di recidive rimane superiore a quello dopo resezione, in particolare delle recidive locali, cioè vicine alla zona di trattamento.
Uno dei motivi di questa differenza è determinato dal comportamento dell'HCC che presenta spesso una satellitosi lungo le diramazioni portali dell'area interessata dalla neoplasia.
A questo riguardo il ruolo dell'esclusione vascolare per ottenere un più larga area di necrosi è stato ben documentato sia negli studi sperimentali che nella pratica clinica.
Note tecniche
Abbiamo ideato una procedura completamente laparoscopica per associare le due metodiche. Una volta identificata la lesione principale, con l'eco-color-doppler si identifica il vaso o i vasi principali afferenti all'area tumorale. Si posiziona sotto guida ecografica l'ago da radiofrequenza a tale livello e si effettua una termoablazione fino a determinare la necrosi coagulativa dell¿area vascolare con conseguente ischemia. Essa appare ben evidente quale decolorazione della superficie epatica, confermata dall'assenza di flusso al controllo eco-color-doppler.
A questo punto si esegue la radiofrequenza della lesione secondo la tecnica tradizionale.
Valutazione del risultato
Il paziente viene controllato con TAC multistrato trifasica con mdc (o eventualmente con RMN se allergico) ad 1 mese e poi ogni 6 mesi.
Si considera necrosi totale la presenza di un'area ipodensa che non assume enhancement contrastografico in fase arteriosa.
Obiettivi dello studio
1. Dimostrare un aumento della necrosi totale al controllo ad 1 mese rispetto alla metodica tradizionale;
2. Dimostrare una riduzione delle recidive locali a lungo termine in modo da rendere simile il più possibile la metodica ai risultati ottenuti con la resezione epatica.