Lo sviluppo dell'industria tessile e del sistema moda italiano in relazione alla crescita dei Paesi emergenti, con particolare riferimento alla Cina
Progetto Lo scopo di questo progetto consiste nell'esaminare le potenzialità dell'industria italiana nell'ampio sistema del tessile e, più ampiamente, nel settore dell'abbigliamento e della moda di fronte alle sfide che provengono dai paesi asiatici e, soprattutto, dalla Cina. Probabilmente l'osservazione di ciò che è successo nel settore tessile ha spinto molti osservatori a ritenere che un ampio settore, a alta densità di occupazione, come il tessile sia destinato a subire gravi colpi e che ciò potrà presto accadere anche nel settore più ricco dell'abbigliamento
Un insieme di dati e di informazioni già in nostro possesso mostrano che questa diagnosi è affrettata e non considera la dinamica dello sviluppo industriale, dei prodotti e delle varie competenze che convergono nel creare valore aggiunto e eccellenza. Inoltre, si sottovalutano i fattori soft - come il brand - che sono sempre più importanti nel giudizio dei consumatori e nelle decisioni di acquisto.
Ovviamente quest'ipotesi del progetto potrà essere sostenuta soltanto se lo sviluppo dell'industria italiana - di questo settore, ma anche di tutti gli altri - si metterà in grado di migliorare alcuni fattori attualmente carenti e di incrementare la produttività delle risorse umane. Saranno messi in evidenza alcuni casi concreti di imprese italiane che stanno già evolvendosi nella direzione di una maggiore competitività sull'innovazione, sul brand e sulla qualità.
Si svolgeranno indispensabili valutazioni delle potenzialità della Cina nel settore, dei tempi probabili di sviluppo, delle iniziative del Governo cinese nel sollecitare a sua volta il passaggio da una industria "povera" e che finora è stata competitiva solo sui costi e sui prezzi verso un'industria a maggior valore aggiunto.
Nello svolgimento della ricerca si utilizzeranno le migliori fonti disponibili e si effettueranno interviste in Italia presso operatori, esperti di settori e trader con la Cina, ma non si esclude la necessità di una breve permanenza in Cina per poter effettuare confronti e interviste mirate.