Studio prospettico di confronto tra protocollo chemio-radioterapico concomitante e protocollo modificato nei pazienti affetti da glioblastoma cerebrale di prima diagnosi. Analisi dei risultati in termini di tempo libero da progressione e di qualità della vita alla luce della possibilità di effettuare terapie di seconda linea alla recidiva.
Progetto Background. Il trattamento standard per i glioblastomi di nuova diagnosi è attualmente da considerarsi l¿asportazione chirurgica o la biopsia seguite da radio-chemioterapia concomitante e cicli mensili adiuvanti di Temozolomide (protocollo Stupp). Negli scorsi anni abbiamo adottato un protocollo di chemioterapia modificato con Temozolomide caratterizzato da un ciclo iniziale post-operatorio della durata di 10 giorni (150 mg/mq per 5 giorni e 75 mg/mq per altri 5 giorni), seguito da radioterapia standard e successiva ripresa di cicli adiuvanti di chemioterapia con la stessa schedula per circa un anno o fino a progressione. I risultati in termini di Time tumor progression (TTP) e di sopravvivenza globale, che non sono stati significativamente differenti da quelli riportati in letteratura dal protocollo Stupp con una compliance soddisfacente dei pazienti, sono stati oggetto di una recente pubblicazione sul Journal of Neuro-Oncology.
Materiali e metodi. Sulla base di questi risultati, abbiamo deciso di riservare il nostro protocollo modificato a quel gruppo di pazienti che non sono candidabili al protocollo concomitante per l¿età, per il Karnofsky fra 60 e 70 e perchè necessitano di effettuare un ciclo di terapia riabilitativa dopo la chirurgia.
Pertanto attualmente abbiamo individuato due gruppi di pazienti: il primo, composto da quelli indirizzati al protocollo concomitante e il secondo indirizzato al protocollo modificato. La nostra intenzione è quella di verificare sulla base dei criteri clinici e anche dei dati di biologia molecolare effettuati come completamento dell¿esame istologico (metilazione della MGMT e delezione 1p/19q) quali siano all¿interno dei due gruppi i pazienti candidabili a terapie di seconda linea (seconda chirurgia, Gliadel, fotoemustina, terapia antiangiogenetica)
Gli endpoints sono la sopravvivenza, il TTP e la qualità della vita. Endpoint secondario: il secondo TTP (dalla recidiva all¿ulteriore progressione). La valutazione della qualità della vita è stata effettuata con l¿indice di Karnofsky e con il Mini Mental State Examination.
Risultati e discussione. Si prevede un arruolamento di almeno 20 pazienti per ciascun gruppo che verranno esaminati fino alla ripresa di malattia e oltre, qualora le condizioni cliniche del paziente in fase di recidiva consentiranno l¿effettuazione di ulteriori trattamenti (reintervento e chemioterapie di seconda linea). Nell¿analisi dei risultati verranno considerati sia il dato della sopravvivenza globale in entrambi i gruppi di pazienti, sia il livello della qualità della vita durante il decorso della malattia (performances cognitive, stato dell¿umore e tempo di ospedalizzazione). Un¿analisi selettiva verrà riservata alla valutazione dell¿impatto delle terapie di seconda linea, quando effettuate in termini di efficacia (risposta radiologica), qualità della vita ed effetti collaterali.