Coinvolgimento del fattore di crescita insulino-simile di tipo 1 (IGF-1) nell'azione neuroprotettiva degli estrogeni
Progetto Recentemente abbiamo dimostrato in una ampia casistica di donne stratificate per decadi di età, che la brusca cessazione della funzione ovarica che si verifica durante la fase di transizione menopausale determina la comparsa di un milieu biologico sfavorevole, caratterizzato dalla predominanza di fattori pro-neurotossici non più controbilanciati dall'azione neuroprotettiva esercitata dagli estrogeni. I nostri studi sono stati effettuati sui leucociti periferici, in quanto queste cellule, analogamente agli elementi microgliali del SNC, sintetizzano numerosi peptidi e recettori presenti anche a livello centrale. In questi elementi, inoltre, i recettori sono sottoposti agli stessi meccanismi che regolano quelli cerebrali. Essi, pertanto, grazie alla loro facile reperibilità mediante un prelievo di sangue venoso, possono rappresentare utili "elementi spia" di ciò che accade in aree del SNC il cui accesso è, ovviamente, precluso. Utilizzando questo modello sperimentale abbiamo dimostrato che con l'ingresso in menopausa si verifica un aumento della sintesi di citochine pro-infiammatorie coinvolte nei meccanismi neurodegenerativi e una ridotta espressione di CD36, un recettore scavenger deputato, tra l'altro, alla rimozione dei depositi cerebrali di beta-amiloide. Queste osservazioni potrebbero contribuire a spiegare la maggior predisposizione a sviluppare eventi neurodegenerativi e la più elevata prevalenza della malattia di Alzheimer (AD) osservata nella popolazione femminile.
Tuttavia, molti aspetti della funzione estrogenica devono ancora essere chiariti. Da questo punto di vista, è di particolare interesse l'osservazione che i recettori di questi ormoni (ERs) possono essere attivati anche in assenza del ligando (ad esempio dal fattore crescita insulino-simile di tipo 1, IGF-1), attraverso una via mediata dalla MAP-kinasi. Abbiamo pertanto deciso di ampliare le nostre conoscenze studiando l'influenza della IGF-1 sulla funzione estrogenica. A tale scopo sarà reclutato un ampio campione di circa 250 donne non dementi, di età compresa tra 18 e 90 anni, stratificate in base all¿età e ai livelli plasmatici di IGF-1. Sarà inoltre reclutato un gruppo di donne affette da AD. In tutti i soggetti ammessi allo studio, oltre all¿espressione degli ERs, sarà valutato come parametro funzionale l'espressione dei recettori del progesterone, il cui gene è posto sotto il controllo estrogenico. I risultati saranno correlati ai livelli plasmatici di estradiolo e di estrone e a quelli di IGF-1.