Le reti opportunistiche sono costituite da apparati portatili quali telefoni cellulari o palmari, dotati di interfaccia di rete wireless a corto raggio di comunicazione. Tali apparati sono potenzialmente in grado di sfruttare le opportunità di contatto tra loro per realizzare connessioni di rete e scambiare dati. Questo nuovo paradigma di rete potrà essere adottato per numerose applicazioni, quali mobile-learning (diffusione di notizie tra gli studenti, condivisione di contenuti), entertainment (giochi distribuiti), citizen safety (distribuzione di warning, ricerca di risorse quali parcheggi o farmacie). Gli apparati coinvolti sono tuttavia caratterizzati da scarsa disponibilità di risorse di memoria, computazione, banda ed energia, che comporta la costituzione di reti molto sparse, affette da alta probabilità di partizione. In tali reti, potrebbe non esistere mai una rotta che connetta la sorgente con la destinazione dei dati. Si impone pertanto la progettazione di protocolli originali.
In letteratura esistono alcune proposte di protocolli epidemici per il supporto a comunicazioni unicast. Tali protocolli sfruttano ogni nodo della rete per trasportare i dati verso la loro destinazione, sia attraverso contatti diretti con la destinazione, sia con il trasferimento dei dati a relay intermedi che aumentino la probabilità di consegna a destinazione, sia trasportando i dati in cache durante il movimento in attesa dei suddetti incontri. Applicazioni quali quelle elencate in precedenza richiedono tuttavia il coinvolgimento simultaneo di più utenti nella comunicazione. Obiettivo di questo progetto è lo sviluppo di protocolli per la diffusione di dati multicast e broadcast. A differenza dei protocolli unicast, in questi casi si richiede di massimizzare il numero di nodi del gruppo o del sistema, rispettivamente, che ricevono il messaggio. A tal fine, sarà necessario analizzare anche le caratteristiche di mobilità degli utenti, che potranno guidare nella realizzazione di protocolli efficaci ed efficienti. In particolare, si analizzerà la mobilità di un ambiente di campus. Sia l'analisi della mobilità che la validazione dei protocolli progettati potranno richiedere la realizzazione di un prototipo di rete opportunistica a scopo di sperimentazione.