Utilizzo di metodiche di immunofissazione nello studio quali-quantitativo delle proteine sieriche negli animali domestici
Progetto Presupposti: l'elettroforesi delle proteine sieriche è uno strumento utile sia da un punto di vista diagnostico e dello studio della patogenesi di malattie di varia natura (l'analisi dei tracciati permette di inquadrare l'eventuale processo patologico), sia nel monitoraggio della terapia in corso di patologie caratterizzate da peculiari alterazioni elettroforetiche. L'elettroforesi zonale, la tecnica più diffusa nella pratica clinica veterinaria, presenta tuttavia lo svantaggio di fornire dati quantitativi riguardanti la distribuzione nelle principali classi elettroforetiche, ma non permette l'individuazione delle singole proteine responsabili delle alterazioni elettroforetiche. Ad esempio, nelle forme infiammatorie si assiste ad un aumento delle frazioni alfa e beta, ma non è possibile stabilire, mediante elettroforesi, quali siano le singole proteine responsabili di tali aumenti. Inoltre, in corso di diverse patologie la motilità elettroforetica di alcune proteine può variare in seguito a modificazioni post-traduzionali e l'identificazione di tali alterazioni della motilità potrebbe assumere un significato diagnostico. In medicina umana, infine, è stata dimostrata l'importanza dell'identificazione del tipo di catene leggere degli anticorpi in corso di neoplasie emopoietiche caratterizzate da aumento delle gamma-globuline.
Obiettivo: scopo di questo lavoro è identificare, mediante immunofissazione, la localizzazione elettroforetica delle principali proteine infiammatorie (siero amiloide A, proteina C reattiva, alfa-1-glicoproteina acida, transferrina, aptoglobina) o delle catene leggere (kappa o lambda) presenti nel siero degli animali di interesse veterinario confrontando tra loro i risultati ottenuti da animali sani e affetti da patologie spontanee.
Descrizione: nella prima fase verranno definite le condizioni sperimentali (tipo di anticorpo, diluizione, condizioni di migrazione) utili ad identificare, nel siero di diverse specie animali (cane, gatto, cavallo e bovino), le proteine sopra citate. A tale scopo, campioni di siero di animali sani (indicativamente 10-20 campioni per specie) verranno sottoposti ad elettroforesi su gel di agarosio ed immunomarcati con antisieri specifici disponibili commercialmente, allo scopo di disegnare la mappa di distribuzione elettroforetica delle diverse proteine nelle diverse specie. Successivamente si raccoglieranno campioni da animali affetti da patologie comunemente responsabili di alterazioni elettroforetiche (processi infiammatori acuti, peritonite infettiva felina, leishmaniosi ed ehrlichiosi canine, sindrome nefrosiche, linfomi o leucemie, mielomi multipli ecc.) allo scopo di determinare eventuali alterazioni nella motilità delle proteine infiammatorie in animali malati, nonché di chiarire quali siano le proteine maggiormente responsabili dell'aumento delle frazioni elettroforetiche nelle diverse patologie.