Il mais italiano prevalentemente prodotto in pianura padana può essere contaminato da funghi produttori di tossine.
I generi fungini maggiormente responsabili sono: Fusarium spp. per la produzione di fumonisine, tricoteceni e zearalenone, Aspergillus spp. per la produzione di aflatossine, Penicillium spp. e Aspergillus spp. per la produzione di ocratossina A.
Date le caratteristiche pedologiche e climatiche della nostra regione, la presenza di Fusaria e la contaminazione da fumonisine nei campioni di mais sono tuttavia i problemi maggiormente sentiti dagli agricoltori padani. Rispetto agli altri generi tossigeni nominati, i Fusaria sono patogeni presenti in campo in grado di espletare un processo di infezione sulla pianta.
La Comunità Europea riconosce l'inquinamento dei prodotti alimentari da micotossine come emergenza di carattere igienico sanitario e nuove direttive restrittive sono state recepite in leggi e normative nazionali. Per esempio nei Regolamenti CE n° 856/2005 e 1881/2006 viene indicato il limite di 2000 ppb per le fumonisine nel mais, limite che se venisse confermato, sarebbe superato dal 70% della produzione maidicola nazionale, con ingenti perdite a carico sia della produzione primaria, sia delle attività di trasformazione. Sebbene la richiesta avanzata dagli operatori di filiera a livello politico (aumento dei limiti massimi di contaminazione ed esclusione del germe dall'elenco dei prodotti finiti) obiettivamente mantenga il totale rispetto della salute dei consumatori e della qualità dei prodotti, un grosso impegno di ricerca per migliorare i protocolli e i controlli di produzione viene richiesto da questa situazione.
Date queste premesse, il progetto di ricerca è finalizzato a fornire un saggio di tracciabilità dei Fusaria lungo la filiera produttiva del mais, basato su analisi ed amplificazione del DNA fungino specie-specifico.
Esso è articolato in diverse fasi, che riassumiamo per punti:
- Campionamento dei Fusaria presenti in campo e sulla pianta di mais a diversi stadi di sviluppo dal momento della semina, lungo la stagione di crescita, sino alla raccolta e studio delle interazioni pianta-fungo-ambiente lungo l'arco di crescita.
- Identificazione e classificazione dei Fusaria. Verifica delle proprietà tossigene dei ceppi isolati.
- Isolamento di tratti caratteristici del genoma di Fusaria mediante utilizzo di tecniche di biologia molecolare, in grado di differenziare a livello genetico e di specie l'identità di un determinato organismo.
Questi risultati ci permetteranno di mettere a punto kit diagnostici per un rapido rilevamento della presenza di Fusaria a diversi stadi di sviluppo della pianta e per una stima del rischio di contaminazione preventiva, tutto ciò in linea con i principi dell'HACCP.