Aspetti psico-sociali dell'integrazione delle famiglie immigrate: la seconda generazione (continuazione)
Progetto Il presente progetto è il proseguimento di una ricerca già avviata nel programma First 2007. In Italia il fenomeno migratorio è più recente e più variegato che nella gran parte degli altri paesi europei. Negli ultimi anni sono in crescita in maniera rilevante le caratteristiche di stabilità. La stabilità lavorativa ed economica ha portato ad una maggiore possibilità di investire sulla famiglia, sulla sua costruzione o sulla sua riunificazione(Caritas 2007, Ismu 2007). I processi di integrazione culturale (Berry et al. 1992; Berry et al. 2006; Hannon 2004; Mahalingam 2006; Scott 1989) coinvolgono tanto i singoli quanto gli interi sistemi familiari (Gozzoli e Regalia 2005). I membri della medesima famiglia possono integrare in maniera differente gli stimoli forniti dall'ambiente della cultura di accoglienza. In particolare le differenze si riscontrano tra i genitori ed i figli, soprattutto quando essi sono nati nel nuovo paese (seconda generazione) o sono immigrati in età precoce (Portes e Zady 2002; Tardif e Geva 2006). La ricerca dello scorso anno si è sviluppata a partire dall'ipotesi che la capacità di costruire un buon modello di integrazione (profondo e capace di modificarsi nel tempo) sia facilitata o ostacolata dalla trasmissione socio-familiare dei valori culturali, sia in relazione diretta con la capacità, per gli adolescenti, di far crescere in complessità la propria esperienza quotidiana e di trovare in ciò soddisfazione. L'obiettivo generale della ricerca era quindi valutare i modelli di integrazione di un campione statisticamente significativo di adolescenti e preadolescenti (età 13-18), immigrati o figli di immigrati, che abbiano vissuto la maggior parte della loro vita in Italia. In particolare nel 2007 il gruppo di ricerca ha lavorato proficuamente con membri appartenenti alle comunità eritrea, latino-americane e nord africane ed ha aperto dei contatti con quelle cinese, filippina, indiana e centro-africane. In questo primo anno sono state intraprese delle attività soprattutto a livello gruppale, secondo le modalità della ricerca-azione. Tali attività hanno portato alla raccolta e alla produzione da parte dei giovani coinvolti di materiale altamente significativo, che è attualmente in fase di elaborazione. In considerazione dei risultati fin'ora ottenuti, il gruppo di ricerca si propone di proseguire il progetto avviato nell'anno precedente anche nel 2008. Il proseguimento andrà ad approfondire i risultati già raccolti attraverso un lavoro di tipo individuale, che coinvolgerà i singoli soggetti partecipanti alla ricerca in un percorso di valutazione effettuato attraverso metodologie specifiche (Flow questionnaire; Disegno dello spazio di vita). I modelli saranno confrontati con quelli dei genitori, per come emergeranno dai dati raccolti e/o dalle rappresentazioni degli adolescenti stessi. E' possibile prevedere l'analisi comparativa dei suddetti processi in zone di alta modernizzazione nei paesi d'origine.