Il termine "pet-food" indica il complesso industriale che si occupa della produzione e della commercializzazione di cibo confezionato per animali da compagnia, di cui cani e gatti sono i principali destinatari. Nella filiera esistono sostanzialmente due distinte preparazioni, il secco e l'umido. I cereali sono uno dei principali ingredienti del mangime secco per cani (fino a 50%) e gatti (max 35-40%). I cereali utilizzati per la preparazione di questi mangimi possono essere contaminati da micotossine (aflatossine, ocratossine, fumonisine, tricoteceni e zearalenone) che sono potenzialmente pericolose per la salute dell'uomo e degli animali. Dai dati riportati in letteratura, è emerso che l'esposizione di cani e gatti a queste sostanze è prevalentemente di tipo cronico (1) anche se sporadici episodi acuti sono stati segnalati (materie prime fortemente contaminate). Nonostante siano stati segnalati dai veterinari professionisti numerosi casi di micotossicosi in cani e gatti, la maggior parte di questi dati restano ancora non pubblicati. Cani e gatti sono definiti animali da compagnia e questo implica che ci sia un forte legame uomo-animale. Un "pet" è spesso considerato un membro della famiglia ed il legame tra padrone-animale è ormai considerato un beneficio per la salute fisica e mentale (2) di entrambi. La presenza di animali presso le famiglie italiane si fa sempre più consistente; dai dati del Ministero della Salute emerge che in Italia i cani e i gatti di proprietà sono circa 6 milioni (3). Queste cifre si riflettono sul mercato dei pet-food che è in continua espansione. L'assenza di una legislazione specifica a livello mondiale concernente i livelli massimi tollerati di micotossine nei pet food (1) rende i piccoli animali potenzialmente più esposti a queste sostanze e quindi maggiormente a rischio. L'obiettivo della ricerca sarà quindi quello di valutare la presenza di micotossine nei mangimi secchi di produzione nazionale ed internazionale per identificare la sussistenza o meno del rischio per la salute di questa fascia di animali. Per conseguire l'obiettivo: A) saranno prelevati dei campioni di mangimi secchi per cani e gatti, delle principali case produttrici nazionali ed internazionali presenti sul mercato, presso supermercati o negozi di animali (n. campioni 40). Per quanto riguarda i cani sarà effettuato un campionamento di mangime per cuccioli, uno per adulti, e uno da una linea "speciale" per adulti. Per i gatti si campionerà una linea per cuccioli e una per adulti; B) l'analisi quali-quantitativa iniziale di screening dei campioni verrà effettuata mediante test immunoenzimatici E.L.I.S.A.; C) l'analisi quantitativa dei campioni positivi verrà effettuata in HPLC con rilevatore fluorimetrico o/e con spettrometro di massa (HPLC MS-MS) a seconda delle necessità. (1) Leung M. C. K. et al. 2006, J. Agric. Food Chem., 54, 9623-9635 (2) Boermans H.J. et al. 2007, Int. J. Food Microb. 119,95-102 (3) http://www.ministerosalute.it.