Studio sulla diffusione delle parassitosi nella vacca da latte in base alla tipologia di allevamento e all'età dei soggetti
Progetto In Lombardia; in particolare nella pianura Padana, l¿allevamento bovino riveste un¿importanza fondamentale per l¿economia agricola. In particolare quello rivolto alla produzione di latte è una realtà ben radicata in questo territorio dove sono presenti oltre 418.000 fattrici (il 10% circa presenti nella sola provincia di Lodi). La tipologia d¿allevamento più diffusa è quella intensiva spesso caratterizzata da notevoli livelli di meccanizzazione e da un elevato numero di soggetti anche se si sta sempre più diffondendo l¿allevamento di tipo biologico dove il sistema di allevamento mira soprattutto alla qualità oltre che alla quantità. Inoltre, la spinta ad una forte produttività è sempre stata in contrapposizione alle varie patologie tipiche di questi allevamenti, in particolare, come era ben visibile alcuni decenni addietro le parassitosi, legate al consumo di alimento fresco. rappresentavano un importante problema sanitario. Oggi, l¿allevamento intensivo della vacca da latte nella pianura padana fa sempre meno utilizzo di alimento verde a favore dell¿unifeed, ne consegue una drastica diminuzione delle parassitosi soprattutto causate da elminti. Tuttavia, in funzione della tipologia di allevamento e all¿età dei soggetti si possono osservare parassiti così detti ¿opportunisti¿ o che comunque riescono a perpetuare il loro ciclo parassitario anche in stalla senza la presenza di pascolo o comunque di alimento fresco. Queste parassitosi si possono manifestare in modo acuto con sintomatologie evidenti come la criptosporidiosi, mentre alcune elmintiasi rimangono presenti sotto forma di ¿pauciparassitosi¿ quindi senza segni clinici ma con ripercussioni sulla produttività ben evidenti.
Scopo del lavoro è di identificare quali parassitosi siano ancora presenti nell¿allevamento intensivo della vacca da latte, in particolare nella Pianura Padana, e valutarne il potenziale impatto che possono avere sulla produttività sulla base dei dati gia pubblicati. Inoltre verrà preso in esame il rischio parassitario legato alla tipologia di allevamento e soprattutto all¿età dei soggetti allevati.
I controlli parassitologici saranno effettuati presso l¿Ospedale Veterinario di Lodi (Clinica dei ruminanti e del suino) attraverso esami copromicroscopici che comprenderanno tecniche di identificazione dei parassiti, la conta delle uova eliminate con le feci, colorazioni specifiche e l¿uso di kit ELISA per la rilevazione dei coproantigeni.
I campioni testati saranno sia di animali ricoverati presso l¿Ospedale di Lodi sia provenienti direttamente da aziende della Lombardia ed Emilia.