Valutazione dell'impatto della chirurgia conservativa per cisti ovariche sulla funzione gonadica
Progetto La prognosi riproduttiva dopo intervento conservativo per cisti ovariche benigne non è al momento chiaramente definita. Mancano infatti dati accurati e soddisfacenti per poter affermare che l¿asportazione di una o più cisti ovariche benigne possa migliorare in modo significativo la prognosi riproduttiva della donna affetta. Al contrario si stanno accumulando evidenze sul possibile danno alla funzione gonadica che deriverebbe dalla chirurgia conservativa sulle ovaie. Tale danno si manifesterebbe con un¿alterata funzione steroidogenetica e follicologenetica dell¿ovaia operata, ma non sarebbe clinicamente evidente per la presenza di una normale funzione dell¿ovaia non sottoposta a chirurgia. Nel presente studio ci proponiamo di valutare l¿effetto della chirurgia conservativa per cisti ovariche benigne attraverso lo studio di un singolo parametro quantitativo, l¿Anti-Mullerian-Hormone (AMH). I livelli serici di tale molecola presentano infatti una correlazione lineare con la quantità di tessuto ovarico capace di funzione endocrina. L¿AMH costituirebbe quindi il marker ideale per avere una valutazione quantitativa del danno chirurgico. Il disegno dello studio prevede l¿arruolamento di almeno 150 donne di età compresa tra i 20 e i 35 anni, candidate ad intervento chirurgico conservativo per cisti ovarica/che di natura verosimilmente benigna agli accertamenti preoperatori. In queste donne sarà effettuato un prelievo ematico per il dosaggio serico dell¿AMH e del FSH, nel ciclo precedente la chirurgia. Il dosaggio di queste molecole sarà rideterminato dopo 1, 3 e 6 mesi dall¿intervento. Le donne desiderose di prole potranno cercare liberamente una gravidanza. Saranno escluse dallo studio le donne con precedente chirurgia pelvica e quelle con endocrinopatie note. Le caratteristiche anatomiche ed anatomo-patologiche della o delle cisti saranno inserite in un database che conterrà anche i principali elementi descrittivi della tecnica chirurgica. In particolare per quanto riguarda le cisti endometriosiche, la forma più comune di cisti ovariche benigne in età riproduttiva, prevediamo di effettuare una randomizzazione preoperatoria tra le due tecniche chirurgiche più diffuse, lo stripping della capsula cistica versus la coagulazione bipolare del rivestimento interno della cisti. Prevediamo di randomizzare circa 100 donne affette da cisti endometriosiche. I principali fattori considerati nell¿analisi saranno, oltre alla tecnica chirurgica ed alla diagnosi anatomo-patologica, le dimensioni della cisti, l¿età della donna, il tempo operatorio, la necessità di ricorrere a suture intraovariche e la quantità totale di energia elettrica applicata al tessuto ovarico.