Storia naturale dell'infezione congenita da cytomegalovirus: contributo alla definizione del rischio di malattia in relazione all'epoca gestazionale di infezione mediante la determinazione dell¿avidità anticorpale nel siero dei neonati infetti
Progetto Il Cytomegalovirus (CMV) è il più importante agente di infezione congenita nell'uomo e causa danni permanenti nel 20% degli infetti . Alla nascita solo il 10% dei neonati è sintomatico con sintomi a carico del sistema nervoso centrale, del sistema reticolo-endoteliale , alterazioni ematochimiche e ritardo di sviluppo. Nel corso dell¿infanzia il 65% dei sintomatici e il 5-17% degli asintomatici alla nascita sviluppa sequele quali sordità, ritardo mentale, corioretinite..
L'individuazione dell' età gestazionale di infezione materna a maggior rischio per la comparsa della malattia da CMV congenito è indispensabile per la definizione della storia naturale dell'infezione congenita e per un adeguato counselling alla coppia qualora si evidenzi l'infezione nella futura madre. I dati di letteratura in proposito sono carenti o discordanti (Griffiths PD and Baboonian C, 1984; Stagno S et al., 1986). Poiché la definizione dell'età gestazionale di infezione è molto difficile in quanto, nella madre, l'incontro con CMV o la sua riattivazione decorrono in modo asintomatico nella quasi totalità dei casi la definizione del rischio di malattia legato all'epoca di infezione materna richiederebbe studi prospettici molto estesi e impegnativi svolti con il monitoraggio sierologico e virologico delle donne gravide.
La dimostrazione che nel corso della risposta immune gli anticorpi di classe G divengono in grado di stabilire legami con l' antigene sempre più resistenti a trattamenti dissocianti ha fatto sì che la determinazione dell'avidità degli anticorpi anti-CMV di classe G, ottenuta mediante idonei sistemi immunoenzimatici, venga utilizzata nella datazione dell'infezione.( Grangeot-Keros L. et al. 1997; Lazzarotto T. et al. 1998).
Poiché è noto che gli anticorpi di classe G rilevabili nel siero del neonato alla nascita sono di origine materna, si è ipotizzato che l'indice di avidità anticorpale (IA) nel siero dei neonati rispecchi quella del siero materno e che pertanto la determinazione di IA nel siero neonatale fornisca informazioni sull'epoca gestazionale di acquisizione dell'infezione materna.
Il presente progetto di ricerca si propone di :a) Verificare, tramite uno studio preliminare, la concordanza di IA nel siero di coppie madre-neonato raccolto entro la prima settimana dal parto; b) Stimare, tramite la determinazione dell'IA del siero neonatale, lepoca gestazionale di infezione materna in un campione di circa 90 neonati infetti individuati nel periodo 2000-2007, confrontandola , ove disponibili, con le informazioni anamnestiche fornite in accompagnamento al caso ; c) Correlare letà gestazionale di infezione con la presenza e la gravità della sintomatologia alla nascita e lo sviluppo di sequele.