Contenuto di DNA mitocondriale nelle placente di gravidanze normali e complicate da ritardo di crescita intrauterino (IUGR)
Progetto PRESUPPOSTI
Il ritardo di crescita intrauterino (IUGR) è una patologia della gravidanza che determina una ridotta crescita del feto, con aumento della morbilità pre e postnatale. Questa condizione è associata ad un caratteristico fenotipo placentare caratterizzato da un ridotto uptake di specifici nutrienti. Recentemente è stato ipotizzato che lo IUGR abbia un'origine fisiopatologica nelle prime fasi della gravidanza, in particolare nel periodo caratterizzato dall'invasione deciduale trofoblastica e conseguentemente da una intensa replicazione, crescita e differenziazione cellulare. In considerazione della disponibilità energetica necessaria per tali processi, è stato ipotizzato che i mitocondri possano svolgere un ruolo chiave nell'assicurare un'adeguata risorsa di energia.
DESCRIZIONE DELLA RICERCA
Lo studio si propone di arruolare al momento del parto 25 gravidanze normali e 25 gravidanze complicate da IUGR. La diagnosi di IUGR sarà effettuata in utero attraverso la diagnosi ecografica della riduzione della crescita fetale, cioè con la riduzione della crescita della circonferenza addominale di almeno 40 percentili. Questa diagnosi verrà confermata al momento del parto (peso neonatale < 10° centile). Per ogni studio sarà raccolto un campione di placenta che verrà omogenato e su cui si eseguirà una RT-qPCR al fine di determinare la quantità di DNA mitocondriale per cellula. I valori di DNA mitocondriale ottenuti verranno confrontati tra i due gruppi ed inoltre saranno messi in relazione al peso del feto, al peso della placenta, ed ai valori di pO2 e contenuto di O2 misurati nella vena ombelicale al momento del parto.
OBIETTIVO DELLA RICERCA
Lo studio si propone di valutare il ruolo dei mitocondri nella patogenesi dello IUGR, attraverso la valutazione del numero di copie di DNA mitocondriale nelle placente di gravidanze normali e complicate da IUGR. Lo studio di propone inoltre di valutare l'eventuale esistenza di una correlazione tra i valori di DNA mitocondriale ed il grado di severità e di ipossia del ritardato accrescimento intrauterino.