Il progetto ha lo scopo di analizzare come l¿età incida sulle condizioni di accesso al welfare. In primo luogo si vuole studiare il ruolo svolto dall¿età nell¿accesso alle tutele previdenziali e ai sistemi di sicurezza sociale. E¿ noto infatti che l¿età pensionabile è oggetto di numerosi interventi legislativi e di riforme di più o meno ampio respiro, L¿ultima di queste ¿ che si intende analizzare in modo approfondito - si è avuta con la legge n. 247/07, che ha riformato il complessivo sistema di accesso ai trattamenti pensionistici. Il progetto di ricerca non si propone tuttavia solo interpretare e ricondurre a sistema la nuova disciplina della materia, esso intende anche affrontare, da un punto di vista diverso quali siano i cambiamenti determinati dall¿invecchiamento della popolazione e più in generale dai mutamenti demografici, e come essi incidano in modo diverso tra le diverse categorie di soggetti sull¿accesso ai sistemi previdenziali. Si tratta quindi di valutare, quale sia la portata e l¿ambito di applicazione del divieto di discriminazione per motivi di età, riconducibile all¿art. 3 Cost. ma sanzionato espressamente solo nell¿ambito del rapporto di lavoro dal d. lgs. n. 216/03 e di valutare quali siano le differenziazioni di età che oggi possono considerarsi lecite e quali vietate nell¿accesso ai sistemi di welfare in generale. Si tratta quindi di allargare lo sguardo dalla tutela pensionistica ad altre prestazioni erogate in ragione di motivi diversi dall¿età, quali l¿invalidità, la malattia, la disoccupazione e l¿infortunio sul lavoro. Infine la ricerca si propone di inziare a studiare ¿ sempre nell¿ambtio dei sistemi di welfare - il tema in Italia ancora non approfndito delle c.d. discriminazioni incrociate e multiple che si caratterizzano per il fatto di colpire una persona in ragione non di uno ma di più fattori di discriminazione vietati. Un caso frequente è ad esempio costitutito dalle differenze di età e di genere: è noto infatti che le donne beneficiano di trattamenti pensionistici più bassi, in quanto questi sono calcolati in base alle retribuzioni percepite durante la vita attiva e le discriminazioni subite nel mondo del lavoro producono i loro effetti anche successivamente all¿uscita della persona dal mercato del lavoro.