Distribuzione tra diverse catene di fissazione delle azioni posturali anticipatorie che accompagnano i movimenti dell'arto superiore.
Progetto Per compiere movimenti di un arto superiore, il corpo deve opporre alla contrazione dei muscoli primi motori opportune reazioni rappresentate dalla simultanea contrazione di catene muscolari ("catene di fissazione") che connettono il tronco a un supporto rigido, direttamente o attraverso gli arti.
Quando, in stazione eretta, braccia protese in avanti e mano sinistra che afferra una maniglia verticale, il braccio destro compie movimenti di adduzione sul piano orizzontale, si attivano due catene di fissazione, l'una verso la maniglia e l¿altra verso il terreno. L'attivazione del Grande Pettorale, GP, adduttore del braccio destro, è immediatamente preceduta dall'Attivazione Posturale Anticipatoria (APA) dei muscoli GP e Flessore Radiale del Carpo a sinistra. L'APA genera una reazione (dalla maniglia) che contrasta l'azione del GP destro sul tronco. Simultaneamente si attiva anche la catena di fissazione verso il terreno, sostenuta dai muscoli del tronco (che stabilizzano le spalle al bacino) e dai muscoli degli arti inferiori (ove le APA generano un coppia reattiva dal suolo al bacino, che stabilizza il tronco).
Con questo progetto ci si propone di valutare se e come le APA che si generano nelle le due catene di fissazione vengano reciprocamente modulate. I soggetti, in stazione eretta e con le braccia protese in avanti, afferreranno con la mano sinistra una maniglia dinamometrica verticale, mentre con il braccio destro compiranno movimenti volontari di adduzione-abduzione sul piano orizzontale, monitorati mediante telemetria all'infrarosso e registrazione elettromiografica (EMG) dei muscoli motori primari, GP e Infraspinato (IS) destri.
Si misureranno inoltre i parametri meccanici legati all¿attivazione posturale, ossia: i) le forze reattive al suolo nelle tre direzioni dello spazio, valutate mediante piattaforma dinamometrica, per ricavarne la coppia di torsione lungo l'asse verticale; ii) la forza latero-laterale esercitata dal braccio sinistro sulla maniglia di appoggio, mediante cella di carico; e, iii) la forza di prensione della mano sinistra, mediante dinamometro incluso nella maniglia. Si registrerà infine l'EMG di alcuni muscoli coinvolti nelle due catene di fissazione: i) GP e IS sinistri (fissatori della spalla); ii) Flessori ed Estensori Superficiali delle Dita (agonisti e antagonisti nella presa manuale); iii) Ischiocrurali di entrambi i lati (fissatori del bacino alla gamba e al terreno).
I soggetti compiranno con il braccio destro sia movimenti singoli di adduzione-abduzione, sia serie di movimenti ciclici al ritmo di 1.5 cicli/s. In ciascuna delle prove successive i soggetti eserciteranno con la mano sinistra un diverso livello di forza di prensile (graduato controllandone l'entità sullo schermo di un¿oscilloscopio). Si potrà in questo modo valutare come, variando la forza di prensione della maniglia, si possa influire sulla distribuzione relativa delle azioni posturali tra l'appoggio manuale e l'appoggio al suolo.