La Lombardia è la regione più densamente popolata d'Italia ed è anche uno dei territori con più alto tasso di urbanizzazione in Europa. Tale situazione è connessa, naturalmente, ad un elevato livello di sviluppo economico che ha in sé aspetti positivi, ma anche negativi connessi a possibili degradi del territorio e dell'ambiente che possono incidere in senso negativo sul livello della qualità della vita degli abitanti. In questo contesto l'Ente Regione Lombardia ha cercato, fino dai primi anni della sua costituzione, di promuovere piani, programmi e norme volti sia alla conservazione che alla valorizzazione del patrimonio naturale e delle aree rurali. La filosofia che ha ispirato le politiche paesaggistico-ambientale della Regione Lombardia non è stato sempre la stessa, ma si è modificata nel tempo. Negli anni settanta gli interventi regionali, condizionati dalla cultura politica dell'epoca, sono stati improntati alla conservazione statica dei beni naturali, allora definiti "bellezze naturali" sulla base di un criterio esclusivamente estetico stabilito dalla autorità amministrativa competente. E' di quell'epoca l'istituzione dei primi parchi regionali. A partire dagli anni ottanta l'approccio muta in modo consistente, infatti le politiche non sono più orientate alla conservazione "tout-court", ma alla valorizzazione dei beni naturali. In pratica si cerca di coniugare la protezione della caratteristica ambientale di questi ultimi beni, con il loro possibile uso economico, naturalmente in un'ottica di ecocompatibilità. E' proprio di quell'epoca la legge regionale quadro per l'istituzione dei Parchi Regionali e dei Parchi Locali di Interesse Sovracomunali (PLIS), i quali costituiranno poi l'ossatura della "rete ecologica regionale" che andrà configurandosi nel corso del tempo. In questo caso la Regione Lombardia ha precorso i tempi in tema di politiche paesaggistico-ambientali, in quanto ha riconosciuto ai comuni, che rappresentano direttamente le popolazioni locali, la possibilità di partecipare alle decisioni pubbliche relativamente agli aspetti di valorizzazione ambientale dei loro territori attraverso la creazione dei PLIS. Questi ultimi diventano allora uno strumento fondamentale di politica ambientale funzionale ad un organizzazione territoriale che, partendo dal presupposto che il paesaggio è il risultato delle trasformazioni subite dall'ambiente naturale, dell'opera del uomo e dell'evoluzione culturale della società, concepisca i beni ambientali come beni portatori di valori coerenti ed integrati nel territorio. Obiettivo della ricerca è di analizzare gli aspetti istituzionali, economico-ambientali, strutturali, organizzativi dei PLIS operanti nella Regione Lombardia, verificando il quadro normativo, nazionali e regionali, entro il quale ha preso corpo l'attivazione dei parchi locali, definendo poi le possibilità operative di tali strumenti di politica ambientale che possono essere vantaggiosamente poste in essere in altre realtà regionali.