Il programma di ricerca si propone, attraverso l'uso di differenti protocolli e metodologie, l'analisi di una eventuale correlazione tra la forza degli arti inferiori e lo stile utilizzato nella performance di gara nel nuoto. Alcuni studi hanno già considerato ad esempio nella nuotata a rana le relazioni in essere tra le interpretazioni tecniche e le proporzioni percentuali relative di contributo propulsivo a carico di arti superiori ed inferiori (Counsilman 1994, Chollet 1992), che sono spesso di ben diversa entità (dall'80% a carico degli arti inferiori, ad una distribuzione più equilibrata tra arti superiori ed inferiori o addirittura una prevalenza propulsiva a carico degli arti superiori).
La recente letteratura a livello internazionale ha dimostrato l'esistenza di correlazioni nella capacità di forza esplosiva degli arti inferiori e la performance (Figuerado P. et al, 2001; Wojtkowiak T. et al, 1999; Payton C.J., 1995; Takagi H., Sugimoto S., Nishijima N., Wilson B., 2004; Tanaka H., Costill D., Thomas R., Fink W., Warwick A., 1993; Thompson K.G., Haljand R., MacLaren D.P., 2004).
Di grande interesse è quindi la valutazione delle possibili correlazioni riscontrabili tra le espressioni di forza esplosiva, forza resistente, picco di potenza e coordinazione tra arti superiori e inferiori rilevabili "a secco" con varie strumentazioni quali ad esempio le pedane optoelettroniche e stabilometriche e le espressioni delle stesse capacità di forza in un contesto globale di nuotata completa o parziale.
I soggetti della ricerca saranno prevalentemente atleti di alto livello appartenenti alle massime categorie, ma gli studi potranno essere estesi anche a categorie di più basso livello tenendo in dovuta considerazione le caratteristiche evolutive, i meccanismi di tipo nervoso e le strutture anatomiche maggiormente coinvolte nella specificità dei gesti analizzati.
In linea con i precedenti filoni di ricerca, si provvederà inoltre all'analisi contestuale del ruolo delle capacità coordinative, senso-percettive e di differenziazione, ritenute di fondamentale importanza a livello scientifico internazionale nel controllo del gesto sportivo e del gesto motorio finalizzato al conseguimento della miglior performance (Nazarov 1974; Pohlmann 1977; Blume 1978, 1981; Matwejew 1981; Meinel 1984; Schicke 1982, 1984; Logan 1985; Zimmermann 1983; Hirtz 1988; Schmidt 2000) e più nello specifico nello sviluppo non solo nelle attività finalizzate al conseguimento dell'acquaticità di base, ma anche e soprattutto finalizzata al perfezionamento dei nuotatori d'élite (Colwin 2002, Starosta 1992 e 2004; Djatschkow 1974; Grosser e Neumaier 1986; Schicke 1982).