Diagnosi di infezione congenita da Cytomegalovirus a partire da campioni di urine neonatali essiccate su carta da filtro.
Progetto Il Cytomegalovirus (CMV) è una delle maggiori cause d'infezione virale congenita nell'uomo, con una frequenza compresa tra lo 0.2% e il 2.2% dei nati vivi [Nelson et al, 1997]. Circa un quinto di questi, nel corso dell'infanzia, andrà incontro a morte o a gravi sequele permanenti, soprattutto a carico del SNC. Dal momento che è possibile correggere efficacemente tali danni soltanto se si interviene tempestivamente, diviene fondamentale poter disporre di strumenti in grado di individuare precocemente i neonati infetti. La diagnosi effettuata mediante il metodo convenzionale di isolamento virale in coltura cellulare da urine raccolte entro le prime due settimane di vita costituisce il metodo di riferimento. La dimostrazione dell'efficacia diagnostica della ricerca del CMV-DNA mediante PCR su urine liquide [Schlesinger, 2003] e su sangue essiccato su carta da filtro (DBS-test) [Barbi et al., 2006] ha suggerito di applicare questo tipo di indagine alle urine essiccate (DUS-test, Dried Urine Spot - test). Se questo approccio si rivelasse valido come il DBS-test, le cui sensibilità e specificità sono risultate rispettivamente del 100% e del 99%, si potrebbero trarre tutti i vantaggi a quest'ultimo correlati, come la maggior facilità nella raccolta, nell'allestimento, nella conservazione e nell'analisi del campione rispetto all'isolamento virale, la possibilità di spedirlo in laboratori distanti dal luogo di nascita o da quello in cui è conservato, quindi l'idoneità per studi epidemiologici su larga scala, screening neonatali universali ed indagini retrospettive. Il DUS-test consiste nell'estrarre, mediante shock termico, il DNA virale da campioni di urina neonatale essiccata su carta da filtro. Seguono l'amplificazione, mediante nested PCR, di una regione altamente conservata del gene gB di CMV e la sua rivelazione mediante corsa elettroforetica. In primo luogo questo studio si propone di confrontare questa metodica di ricerca del CMV-DNA su urina essiccata su carta da filtro con il metodo di riferimento. Verrà inoltre verificata la possibilità di applicare al DUS-test l'algoritmo per l'interpretazione dei risultati, già validato per il DBS-test. Infine verrà valutata la correlazione in termini di positività e di carica virale tra i campioni di urine liquide e le corrispondenti essiccate. La quantificazione del CMV-DNA, mediante Real time PCR, si eseguirà utilizzando un kit che impiega primer specifici per una regione del gene MIEA (Nanogen Advanced Diagnostics). Per perseguire questi obiettivi verranno esaminati i campioni di urine di 162 soggetti, di età inferiore a 14 giorni di vita, sottoposti alla nostra attenzione per un sospetto di infezione congenita da CMV negli anni 2003-2007.