«Costruzione» territoriale di Caprivi e il contesto della Kavango-Zambesi Transfrontier Conservation Area
Progetto AREA DI RICERCA. Namibia nord-orientale
PRESUPPOSTI. Un memorandum siglato il 7 dicembre 2006 è la base di un progetto legale in fieri che porterà a realizzare, entro il 2010, la KAZA (Kavango-Zambesi Transfrontier Conservation Area): parco naturale di 287.132 kmq, condiviso fra Namibia, Angola, Zambia, Zimbabwe e Botswana. Il progetto coinvolge la regione namibiana di Linyanti/Caprivi: corridoio fino a poco tempo fa di difficile accesso (circondato dai fiumi Okavango, Zambesi, Chobe e Linyanti), sostanzialmente privo di risorse in cui la militarizzazione sudafricana dell'area - in seguito all'indipendenza dell'Angola aveva creato forme di dipendenza socio-economica dalle strutture militari alla base di processi di urbanizzazione/stratificazione sociale (nasce un¿elite imprenditoriale nera), che s'interrompono con l'Indipendenza (1990). Con l'istituzione di nuove regioni, l'assetto territoriale del Caprivi-Linyanti non cambia: ne consegue un tentativo secessionista dei Capriviani violentemente domato nell'agosto del 1999. Oggi, in 120 si trovano in carcere, SWAPO e partiti locali non comunicano e i Capriviani rifugiati in Botswana han rifondato un partito secessionista. Significativamente, le elezioni regionali del 2004 sono andate deserte. Nuove infrastrutture - la trans-Caprivi Highway e il Wenella Bridge sullo Zambesi - integrabili ai trasporti regionali e all'industria turistica, come ho potuto constatare, non hanno migliorato il benessere della popolazione: dacché queste vie accelerano l'accesso alle Victoria falls, non costringendo più i turisti a fermarsi nei lodge del Caprivi come un tempo. Persiste inoltre la red line: la frontiera sanitaria interna che separa (sin dal regime coloniale tedesco) il territorio produttivo delle commercial lands, sottoposto a controlli veterinari, dalle communal land del nord: ciò porta, da un lato, alla persistenza di un allevamento piuttosto intenso ma poco controllato, d'una agricoltura di sussistenza, non adeguatamente protetta- frequenti sono le incursioni di elefanti dal Botswana (col corollario di distruzione di raccolti e di seri incidenti lungo l'autostrada) - al più utile a consumi nazionali e, dall'altro, ad un intensificarsi dell'economia transfrontaliera informale.
RICERCA SUL CAMPO. Nel nuovo contesto che viene a profilarsi col KAZA, sarà mia cura analizzare: (a) aperture/limiti al coinvolgimento diretto delle autorità locali nel progetto; (b) cambiamenti socio-economici e politici prospettati/temuti, tanto dalle parti sociali che da quelle politiche - solo una piccola parte della popolazione potrà trovare impiego nella KAZA con obiettivi di natural resource management, costringendo probabilmente alcune comunità a spostarsi (vedansi i precedenti in Botswana, Mozambico e Sudafrica); (c) mutamenti politici in termini di fiducia rispetto al governo centrale; (d) mutamenti negli equilibri economici della regione transfrontaliera interessata.