L'utilizzo della micropropagazione può consentire la rapida moltiplicazione d'individui interessanti e lo sfruttamento degli eventuali effetti sul vigore della pianta e quindi sul ritmo di accrescimento nella fase post-vitro particolarmente apprezzati in ambito forestale. Nella pianta la crescita dello xilema secondario è un processo complesso che si conclude con la lignificazione e la morte cellulare programmata. I meccanismi cellulari e molecolari coinvolti nell'accrescimento e nella qualità del legno restano in massima parte da chiarire e a questo fine sarebbe utile un'analisi su vasta scala dell'espressione genica. Le variazioni dei tassi d'accrescimento nelle piante legnose sono state studiate impiegando i QTL (Bradshaw and Stettler, 1995; Grattapaglia et al., 1996; Plomion et al., 1996), ai fini della comprensione dei meccanismi che regolano la crescita delle essenze legnose. Il controllo dell'espressione genica è uno dei meccanismi chiave utilizzati dalle cellule viventi per svolgere e sostenere la loro funzione. E' stato provato che esiste correlazione tra i livelli di m-RNA e proteina prodotta, rendendo questa molecola un buon indice della funzionalità di quel gene. L'impiego della tecnologia dei microarrays permette di identificare classi di geni coespressi che regolano i processi biologici implicati nello sviluppo e nelle risposte ambientali(Wullschleger and Difazio, 2003).
La presente ricerca si inserisce nel contesto di un'attività in corso da qualche anno presso il DIPROVE e che ha come obiettivi:
1- Individuazione di potenziali piante madri di Sorbus domestica e S. torminalis con caratteristiche superiori da cui prelevare materiale di propagazione.
2- Messa a punto della coltura in vitro per la rapida propagazione vegetativa d'individui con caratteristiche interessanti. Ciò implica il superamento delle fasi individuate come critiche per alcuni genotipi recalcitranti e, in particolare, ci si riferisce a quelle di radicazione e ambientamento.
3- Allestimento d'impianti pilota, in diversi ambienti pedoclimatici e successiva esecuzione di rilievi morfo-fenologici e tecnologici volti a valutare il pregio dei vari cloni. I genotipi risultati più interessanti come rapidità di accrescimento, struttura dell'albero e qualità del legno, potranno essere valutati per la messa a coltura di zone ex-agricole, per la valorizzazione di zone difficili e/o marginali, ed eventualmente per gli arredi urbani e la forestazione. Infine saranno impiegati per valutazioni di modelli colturali in piantagioni miste con SRF, in collaborazione con l'ISP di Casale M.to.
4. Comprensione dei meccanismi cellulari e genetici che regolano la crescita delle essenze legnose, considerata di grande interesse per l'individuazione di marker da impiegarsi nella selezione. Il conseguimento di tale obiettivo può essere agevolato da un'analisi su vasta scala dell'espressione genica per esempio tramite l'impiego della tecnologia dei microarrays.