IMPLICAZIONE DI DIVERSE CONNESSINE NELLA FORMAZIONE DELLE GIUNZIONI GAP FRA LE CELLULE GLIALI SATELLITI DEI GANGLI SPINALI
Progetto All'interno dei gangli spinali le cellule gliali satelliti si dispongono attorno ai neuroni sensitivi a formare un sottile involucro che avvolge completamente il corpo del neurone, separandolo dal connettivo interstiziale del ganglio.
Tali cellule gliali sono collegate fra loro da giunzioni gap, un tipo di giunzione che permette un accoppiamento elettrico e metabolico fra cellule contigue mediante il passaggio di ioni e piccole molecole. L'accoppiamento gliale è pertanto un elemento essenziale per il controllo del microambiente perineuronale e quindi per il corretto funzionamento del metabolismo del neurone e della trasmissione di segnali.
Le giunzioni gap sono costituite da canali intercellulari, a loro volta costituiti dall'oligomerizzazione di subunità proteiche strutturali dette connessine.
Mediante diverse metodologie sperimentali abbiamo già potuto determinare che la connessina 43 è espressa dalle cellule gliali satelliti di gangli spinali di topo e che l'espressione di tale connessina si riduce con l'invecchiamento.
Questi risultati sembrano però essere in contraddizione con altri dati ottenuti nel nostro laboratorio, relativi ad un aumento dell'accoppiamento e del numero delle giunzioni gap presenti fra le cellule gliali satelliti nei gangli spinali di animali molto vecchi. Sembra quindi probabile che, come avviene in molti altri tipi cellulari, le giunzioni gap non siano formate da un solo tipo di connessina.
Per cercare di chiarire questa discordanza e per contribuire a capire meglio il ruolo delle cellule satelliti ed in particolare la loro capacità di comunicare tramite le giunzioni gap, noi ci proponiamo di valutare, nei gangli spinali lombari di topo, l'espressione di una isoforma di connessina di più recente identificazione, localizzata da altri autori in un tipo differente di cellula gliale presente nel SNC.
Utilizzeremo a tale scopo due gruppi di topi giovani. Gli animali del primo gruppo sperimentale verranno anestetizzati e, quindi, da essi verranno immediatamente prelevati i gangli spinali lombari da sottoporre ad omogeneizzazione per il prelievo dell'RNA. Effettueremo quindi una reverse transcription PCR per dimostrare la presenza del trascritto della connessina a livello gangliare. Successivamente, gli animali del secondo gruppo sperimentale saranno anestetizzati e perfusi con un fissativo opportuno; i gangli spinali lombari prelevati saranno congelati e crioprotetti. Con metodiche di immunofluorescenza e immunocitochimica ci proponiamo quindi di localizzare la suddetta isoforma di connessina all'interno dei gangli spinali per verificarne l'espressione a livello delle cellule gliali satelliti.
Se in questa prima fase della ricerca otterremo dei risultati lo studio verrà condotto in maniera analoga su animali adulti, vecchi e molto vecchi.