L'obesità è condizione universalmente riconosciuta come fattore di rischio per malattie cronico degenerative. Alla base di questa correlazione sembra giocare un ruolo importante lo stress ossidativo. Diversi sono i fattori che concorrono ad aumentare lo stress ossidativo in presenza di obesità: da un lato l'iperalimentazione cronica che porta ad un aumento del metabolismo ossidativo a livello mitocondriale, dall'altro l'azione pro-ossidante di citochine prodotte dal tessuto adiposo stesso. Inoltre lo scarso consumo di frutta e verdura, errore comune nei soggetti obesi, comporta un basso apporto di antiossidanti. Queste premesse suggeriscono che la restrizione calorica, la riduzione del grasso viscerale, e un adeguato apporto di vitamine e sali minerali possono contribuire a migliorare lo status antiossidante di soggetti obesi. Pochi lavori, limitati per numero di soggetti, durata sperimentale e biomarkers valutati, hanno indagato lo stato ossidativo nei soggetti obesi e l'effetto di un trattamento dietetico ipocalorico. Inoltre non ci sono lavori che considerano l'effetto combinato di dieta ipocalorica e supplementazione vitaminica e minerale.
Il presente studio si svolgerà su 100 soggetti, di entrambi i sessi, non fumatori, non sportivi d'elite, senza terapie farmacologiche antinfiammatorie ed estrogeniche. 30 di questi, normopeso, in buono stato di salute, di età compresa fra i 20 e i 40 anni costituiranno il gruppo controllo, mentre 70 obesi (range 20-40 anni;40-70 anni) verranno sottoposti a regime ipocalorico e a integrazione con supplemento multivitaminico-multiminerale fino al raggiungimento della perdita del 10% del peso corporeo. Al momento del reclutamento tutti i soggetti verranno sottoposti a misure antropometriche, ecografia addominale per la quantificazione del grasso viscerale, compilazione di un questionario per frequenze di consumo per stimare le abitudini alimentari, recall delle 24 ore precedenti per stimare il più recente intake di antiossidanti alimentari, prelievo venoso. Su campioni di plasma verranno effettuate la determinazione quantitativa dello stato ossidativo e della capacità antiossidante totale (metodo FORT-FORD), il dosaggio di antiossidanti endogeni (acido urico e albumina) e di antiossidanti alimentari (vitamina C, vitamina E, retinolo, carotenoidi, catechine), la quantificazione di prodotti di perossidazione lipidica quali la malondialdeide e gli F2-isoprostani. Queste valutazioni saranno ripetute nei soggetti obesi ogni due mesi. Infine, allo scopo di isolare l'effetto del calo ponderale da quello della supplementazione multivitaminica e multiminerale sulla modulazione dello status antiossidante si prevede di identificare un gruppo di soggetti a cui sospendere l'assunzione dell'integratore. I risultati della presente ricerca offrono indicazioni sull'ottimizzazione della terapia dietetica nel trattamento dell'obesità.