Nel corso dell'anno il gruppo intende proseguire gli studi iniziati precedentemente nonché sondare nuove possibilità nell'ambito della sintesi eterociclica in particolare valutando metodiche alternative a basso impatto ambientale.
a) Sistemi eterociclici contenenti azoto e zolfo: per quanto riguarda il campo di ricerca legato ai sistemi eterociclici isotiazolici, sono stati già avviati studi inerenti la sintesi di isotiazoli S-ossidi (First 2006). Nel corso di questo anno si intende completare il progetto con la definizione di un protocollo per la sintesi di isotiazol S-ossidi enantiomericamente puri e in particolare affrontare lo studio della determinazione della configurazione allo zolfo, problema di non facile soluzione con i mezzi classici (analisi cristallografica ai raggi X) esplorando vie alternative.
b) Sistemi eterocilici azotati: tra gli interessi del nostro gruppo di ricerca si annovera lo studio della reazione di cicloaddizione di azidi su sistemi enamminici che porta all'ottenimento di 1,2,3- diidrotriazoli. Questi ultimi per perdita di azoto o diazoalcano e conseguente trasposizione, portano all'ottenimento di substrati utili come prodotti di partenza nella sintesi di eterocicli azotati. Intendiamo approfondire il comportamento di particolari sistemi enamminici contenenti eteroatomi nella reazione di cicloaddizione/trasposizione e razionalizzare l'andamento generale della reazione anche con l'ausilio di tecniche di calcolo quantomeccanico.
Inoltre, nell'ambito delle reazioni catalizzate da complessi di palladio su substrati eterociclici, si stanno studiando reazioni di arilazione diretta che permettono la formazione di legami C-C fra nuclei aromatici. L'attenzione riguarda eterocicli elettron-poveri (azine e diazine), la cui scarsa reattività ha permesso finora solo poche reazioni di cross-coupling. Lo scopo è quello di ottenere, mediante reazioni one-pot, sistemi policiclici azotati di interesse farmacologico.
c) Sistemi eterociclici contenenti azoto e ossigeno: in un precedente studio dalla 4-idrossi-3-formilcumarina abbiamo preparato acetammidine funzionalizzate e ne abbiamo valutato la reattività. La versatilità reazionale del gruppo formilico congiunta alla reattività della funzione ammidinica ci ha permesso di ottenere cumarino-pirimidine e cumarino-piridine funzionalizzate. Come estensione di questo progetto modificheremo la 4-idrossi-3-formilcumarina con l'intento di preparare derivati chinolino-cumarinici. Per questa categoria di composti, che ha già evidenziato proprietà antitumorali e antivirali, sono già note metodiche sintetiche che hanno come principali limitanti l'uso di reagenti acidi/corrosivi e di solventi di reazione tossici. Nell'ottica di una chimica sostenibile riesamineremo i processi già noti per individuare nuove condizioni di reazione a ridotto impatto ambientale.